Oltre il Pil e l’economia, l’Italia è 22esima tra i Paesi dove si vive meglio

Per il secondo anno l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ha pubblicato il rapporto “Better life Index”, cioè un indice interattivo che rileva le caratteristiche dei modelli di vita dei Paesi analizzati e permette di confrontare il benessere dei cittadini di ben 36 Nazioni. Come sugeriscono gli stessi esperti dell'Ocse questo indice va oltre il Pil (Prodotto interno Lordo) e la mera condizione economica di un Paese, e prende in esame invece undici aspetti della condizione di vita ritenuti fondamentali come indicatori per la valutazione delle condizioni e della qualità della vita in ogni Paese.
Undici indicatori – Gli studiosi dell’Ocse in particolare si sono soffermati su quegli indicatori che hanno ritenuto fondamentali per capire la soddisfazione dei cittadini: abitazioni, reddito, lavoro, relazioni sociali, istruzione, ambiente, governo, in particolare il livello del processo democratico, salute, livello di soddisfazione di vita percepito, sicurezza personale ed equilibrio lavoro-vita. Lo scopo di questi dati e del “Better Life Index", come si legge dal sito ufficiale, è quello di contribuire allo sviluppo delle migliori politiche in grado di distribuire una vita migliore per tutti.
Reddito – In questa particolare classifica l'Italia si piazza 22esima su 36 Nazioni, in leggero miglioramento rispetto all'anno scorso quando era 24esima su 34 Paesi. Dai dati sul nostro Paese non mancano sorprese e controtendenze rispetto al sentire comune come le ore di lavoro o la qualità dei rapporti sociali. In generale però tranne casi particolari, come ad esempio il Reddito dove mediamente un italiano guadagna più della media Ocse, l'Italia si colloca vicino alla media nella maggioranza degli indicatori presi in esame dal Better Life Index. Anche se sui dati bisogna ricordare come nel caso del reddito che essi rappresentano una media anche in situazioni dove il divario tra ricchi e poveri è molto elevato, come in Italia dove il 20% della popolazione ha una ricchezza cinque volte di più rispetto a quella dell'ultimo 20%.
Lavoro e equilibrio con il tempo libero – Entrando nel dettaglio dei dati Ocse, nel nostro Paese per quanto riguarda il Lavoro solo il 57% delle persone tra i 15 e 64 hanno un impiego, numeri sotto la media Ocse che è al 66% e con una forte disparità tra uomini e donne. Questo fa capire anche che le donne incontrano molte difficoltà nel trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata e dunque è sintomo di insoddisfazione. Particolare è il dato sulle ore lavorative visto che in Italia la maggioranza dei lavori dura molte ore, nettamente al di sopra della media Ocse. Questo dato rapportato al tempo libero da dedicare alla cura della persona fa registrare un indice dell’equilibrio tra lavoro e vita, altro indicatore preso in considerazione dall'Ocse, pari a 7.5.
Istruzione – Un altro dato significativo è che in Italia solo il 54% della popolazione tra 25 e i 64 anni ha un diploma di scuola superiore contro il 74% della media europea che equivale a dire che in molti faticheranno a trovare un lavoro qualificato. L'Italia fa segnare un indice molto basso sull'Istruzione, pari a 5, influenzato anche dal fatto che gli studenti italiani sono risultati i meno preparati della media Ocse, anche se con una differenza sostanziale tra uomini e donne con queste ultime che hanno superato i primi di ben 11 punti.
Abitazioni – Per quanto riguarda le Abitazioni, invece, l’Italia ha un indice pari a 5.3, un dato molto basso rispetto alle Nazioni nordamericane che primeggiano con un 7.8 . Il dato tiene conto soprattutto di tre fattori, quante stanze ci sono rispetto al numero dei componenti familiari, se le abitazioni hanno i servizi essenziali e quante sono le spese necessarie per mantenerle. Non preso in considerazione invece l'aspetto della proprietà che sappiamo in Italia è invece fondamentale.
Salute e Ambiente – Per quanto riguarda la Salute si è tenuto conto dell’aspettativa di vita e la percezione stessa della popolazione sul proprio livello di salute, in questo caso l’Italia raggiunge uno dei suoi risultati migliori con un indice pari al 7.6. Dato influenzato soprattutto dall’aspettativa di vita pari a 82 anni, superiore alla media Ocse, e che sale addirittura a 85 ani per le donne. Il punteggio non è maggiore a causa della qualità generale dell’acqua, al di sotto della media Ocse, ma anche dell’inquinamento che è leggermente più alto della media. Per quanto riguarda l'Ambiente infatti si piazza nella parte bassa della classifica con un incide pari a 6.8 rispetto ad esempio al 10 della Svezia.
Sicurezza e Relazioni sociali – Dato positivo per il nostro Paese e la Sicurezza che prende in considerazione l'indice degli omicidi e delle aggressioni, dove l'Italia fa segnare il suo punteggio migliore in assoluto pari a 8. Abbastanza positivo anche il livello di Relazioni Sociali anche se sotto la media Ocse. Infine per quanto riguarda il coinvolgimento democratico su cui sono stati presi in considerazione l'affluenza alle urne e le consultazioni sulle decisioni importanti del Paese, l'Italia ha fatto segnare un punteggio di 5. In generale secondo il rapporto Ocse gli italiani sembrano soddisfatti della propria vita con il 75 % di essi che dichiarano di aver avuto più esperienze positive nel corso di una normale giornata rispetto a quelle negative.