Oggi è la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

“Nella ricorrenza del 4 novembre, celebriamo l’Unità Nazionale e il 95esimo anniversario della fine del primo conflitto mondiale, testimoniando la vicinanza del Paese alle Forze Armate, garanti di libertà e presidio delle istituzioni democratiche”: questo parte del testo del massaggio che il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha inviato in occasione del 4 novembre 2013, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Una festa istituita nel 1919 (e che fino al 1977 è stato un giorno festivo a tutti gli effetti) per ricordare la fine della Grande Guerra e le sue devastazioni, le perdite e il dolore subiti durante i combattimenti ma anche il coraggio dei soldati italiani. Si rende omaggio così alle Forze Armate, oggi ricordate da Napolitano anche per il lavoro fatto a Lampedusa. In occasione del 4 novembre e nei giorni immediatamente precedenti le più alte cariche dello Stato rendono omaggio al Milite Ignoto, la cui salma riposa presso l’Altare della Patria a Roma e si recano in visita al Sacrario di Redipuglia, dove sono custodite le salme dei caduti della Prima Guerra mondiale.
La corona d’alloro e le Frecce Tricolori – È quanto ha fatto anche oggi Giorgio Napolitano, che alle 9 di questa mattina ha reso omaggio al Milite Ignoto in piazza Venezia. Il Presidente ha deposto una corona di alloro sull’altare della Patria e su Roma vi è stato il passaggio delle Frecce Tricolori. Gli aerei hanno lasciato una grande scia con i colori della bandiera nazionale e la loro esibizione è stata applaudita dalle centinaia di persone che stavano seguendo la cerimonia nella Capitale. Presenti, insieme a Napolitano, il premier Enrico Letta, i presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini, il ministro della Difesa Mario Mauro.
Da Napolitano plauso per operazioni di soccorso a Lampedusa – Napolitano ha rivolto il suo pensiero ai caduti di tutte le guerre e a coloro che hanno perso la vita, in Patria e all’estero, per la sicurezza del Paese e per la salvaguardia della pace. Il Capo dello Stato ha parlato del lavoro delle Forze Armate che “svolgono un ruolo di crescente importanza per il futuro del Paese”. Napolitano ha rinnovato il suo apprezzamento ai militari impegnati nei teatri di crisi, dall’Afghanistan, al Medio Oriente, ai Balcani, e a quelli che operano sul territorio nazionale e sui mari: “Un plauso particolare – ha concluso il Capo dello Stato – meritano gli uomini e le donne che hanno partecipato alle operazioni di soccorso e al pietoso recupero delle salme delle vittime della terribile tragedia di Lampedusa. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia”.