Obbligo vaccinale contro il Covid, cosa cambia dal 1° aprile e fino a quando scattano le multe

L'obbligo vaccinale contro il Covid sarà cancellato, ma non per tutti e non da subito. Il governo, con l'ultimo decreto che ha varato un vero e proprio calendario della fine delle restrizioni, ha previsto anche l'eliminazione dell'obbligo di vaccinazione, poco alla volta. La scadenza naturale era prevista per il 15 giugno, termine fissato negli ultimi mesi dallo stesso esecutivo. E per la maggior parte delle categorie sottoposte all'obbligo sarà così, ma con delle novità che scatteranno già dal primo aprile. Ci sono due fattori che si intersecano, infatti, da un lato l'obbligo e dall'altro il green pass. Vediamo cosa succede ai lavoratori delle diverse categorie e a quelli over 50.
Dal 1° aprile addio al super green pass sul lavoro
La prima svolta è l'addio al super green pass sul lavoro per gli over 50 dal 1° aprile, che comporta il ritorno alla certificazione verde base per tutti i lavoratori. Questo significa che tornerà – ribadiamo, per tutti i lavoratori – la possibilità di ricevere il green pass con un tampone negativo. Questo fino al 30 aprile, perché dal 1° maggio – salvo sorprese dell'ultimo minuto – diremo addio al green pass, sia base che rafforzato. Nel frattempo i lavoratori che si presentano senza green pass base al lavoro rischiano sospensione da stipendio e mansione, ma non il licenziamento.
Le multe e sanzioni per chi non si vaccina
A partire dal 1° aprile, perciò, non ci sarà più la sospensione dal lavoro e dallo stipendio per chi non si è voluto vaccinare anche se sottoposto all'obbligo. È il caso del personale scolastico o delle forze dell'ordine. A patto che si effettui un tampone con esito negativo praticamente ogni 48 ore. Resta in vigore, invece, la multa da 100 euro per gli over 50 che non rispettano l'obbligo fino al 15 giugno. Poi decadrà insieme alla regola stessa.
Quando sarà cancellato l'obbligo vaccinale contro il Covid
Vediamo, infine, come funzionerà la fine dell'obbligo vaccinale per le varie categorie per cui al momento è previsto. Cominciamo dal personale sanitario e delle Rsa: per loro l'obbligo è prorogato fino al 31 dicembre 2022, con sospensione da lavoro e stipendio in caso di inadempienza. Per tutte le altre categorie, invece, scadrà il 15 giugno. Parliamo di personale scolastico e universitario, ma anche delle forze dell'ordine e degli over 50. Dal 1° maggio, però, con l'addio al green pass non saranno più effettuati controlli sui lavoratori. L'unica categoria che rischia ancora è quella degli over 50, che possono ricevere la famosa multa da 100 euro entro il 15 giugno.