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Nuovo reddito di cittadinanza, chi riceve l’assegno unico rischia di perderlo se non fa domanda

Con il nuovo reddito di cittadinanza, i percettori che ricevono anche l’assegno unico rischiano di perdere il sostegno per i figli se non fanno domanda: la spiegazione nella circolare dell’Inps.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Con la transizione dal reddito di cittadinanza all'assegno di inclusione, si rischia di perdere l'assegno unico universale per i figli. La materia è complessa, tanto che l'Inps ha diffuso una circolare per dare delle indicazioni chiare a chi si trova in questa situazione. Con la comunicazione del 12 luglio, l'Istituto di previdenza spiega il funzionamento della nuova misura di sostegno al reddito e chi ne ha diritto, poi – dopo aver illustrato anche il regime transitorio da qui alla fine dell'anno – dedica un intero paragrafo a chi percepisce l'assegno unico integrato al reddito di cittadinanza.

Finora era arrivato in un unico importo integrato e soprattutto in automatico, ma con la nuova legge è necessario presentare la domanda. E bisogna ricordarsi assolutamente di farlo, altrimenti si rischia di perdere l'assegno unico. Spiega l'Inps:

I nuclei familiari aventi diritto alla prestazione di Assegno unico e universale anche dopo la scadenza delle sette mensilità del Reddito di cittadinanza, come individuata dal novellato comma 313, dovranno presentare autonoma domanda per il riconoscimento del medesimo assegno entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di cittadinanza.

La domanda per l'assegno per i figli dovrà essere presentata anche nel caso di sospensione del reddito di cittadinanza per i "soggetti non attivabili":

In tali casi, a seguito della presentazione della domanda, l’Assegno unico e universale verrà erogato per l’intero importo spettante, salvo eventuali conguagli che saranno effettuati d’ufficio nel caso di ripresa dell’erogazione del Reddito di cittadinanza a seguito della comunicazione della presa in carico da parte dei servizi sociali, come in precedenza specificato.

E infine anche i nuclei a cui non viene applicato alcun limite di fruizione del reddito di cittadinanza per sette mensilità, ovvero chi continuerà ad avere diritto al sostegno sotto forma di assegno d'inclusione, dovranno comunque fare domanda:

Dovranno presentare autonoma domanda per il riconoscimento dell’AUU, qualora percepiscano la quota integrativa nell’importo del Reddito di cittadinanza, entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di cittadinanza al fine di percepire l’AUU con continuità a decorrere dal mese successivo alla cessazione dei pagamenti di Rdc.

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