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Covid 19

Nuovo decreto Covid, riapertura delle palestre anticipata al 24 maggio

Il decreto Covid al vaglio del Consiglio dei ministri introduce alcune novità sulle riaperture: le palestre potranno ripartire con anticipo, e cioè dal 24 maggio. Per quanto riguarda invece le piscine, quelle all’aperto sono ripartite dal 15 maggio; dal 1 luglio via libera anche alle piscine al chiuso, terme e centri benessere.
A cura di Annalisa Cangemi
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Con il nuovo decreto Covid, che potrebbe essere approvato questa sera cambia il calendario delle riaperture. Il governo, dopo la riunione della cabina di regia di questo pomeriggio, ha anticipato la riapertura di alcune attività, per le quali il via libera era in realtà previsto un po' più avanti.

Alcune novità riguardano le zone bianche, in cui sarà obbligatorio rispettare alcune regole anti Covid, come la mascherina e il distanziamento sociale, ma non ci sarà più il coprifuoco fino dalle 22 alle 5. Inoltre dal 1 giugno Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna passano in zona bianca. E dal 7 giugno anche Abruzzo, Veneto e Liguria diventeranno bianche.

Una delle novità riguarda anche la data di ripartenza delle palestre, che secondo quanto stabilito dalla cabina di regia Covid, verrà anticipata al 24 maggio. Secondo il precedente calendario delle riaperture le palestre sarebbero ripartite dal primo giugno. Secondo i protocolli di sicurezza in vigore all'ingresso delle strutture verrà misurata la temperatura. Sarà necessario indossare la mascherina, ma non durante le sessioni di allenamento. Negli spazi chiusi la distanza tra le persone non potrà essere inferiore a due metri; all'aperto la distanza può essere ridotta a un metro. Sarà sempre necessario poi sanificare i tappetini e gli attrezzi. Si ricorda inoltre che gli spogliatoi sono chiusi, quindi gli sportivi dovranno arrivare già vestiti con indumenti adatti all'attività sportiva.

Per quanto riguarda invece le piscine, quelle all'aperto sono ripartite dal 15 maggio; dal 1 luglio via libera anche alle piscine al chiuso, terme e centri benessere.

Fonti della Lega hanno espresso "soddisfazione", "nonostante le resistenze di qualcuno", per le nuove riaperture ma chiedono "più coraggio" su alcuni fronti come le piscine ancora chiuse, il settore dei matrimoni, le discoteche. Ma si sono detti soddisfatti "per le riaperture: dai centri commerciali alle palestre, per arrivare a tutti i bar e ristoranti dal primo giugno". La Lega plaude al "superamento del coprifuoco, che nelle zone bianche sarà realtà già dai prossimi giorni". Per altri settori, "dalle piscine al chiuso ai matrimoni e alle discoteche, lavoreremo per anticipare riaperture e ripartenze". 

Le altre novità del dl Covid

Le altre novità del dl Covid riguardano matrimoni e cerimonie, che saranno di nuovo consentiti dal 15 giugno, ma solo con la certificazione verde: gli invitati dovranno mostrare un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, oppure il certificato di avvenuta guarigione o di vaccinazione. Il Cts a breve chiarirà quale sarà il numero massimo di invitati consentito. Novità in arrivo anche per i ristoranti: dal 1 giugno sarà possibile pranzare o cenare anche nei locali anche al chiuso. E sarà possibile consumare al bancone. Sui ristoranti si attende ancora l'ufficialità, ma di sicuro, esclusivamente in zona gialla, dal prossimo 1 giugno sarà consentito anche al chiuso il consumo al tavolo dalle ore 5 alle ore 18.

E ancora, riaprono dal 22 maggio i centri commerciali nel week end, nei giorni festivi e prefestivi. Come anticipato si dovrà aspettare ancora per discoteche e sale da ballo, sia all'aperto che al chiuso, che restano ferme. Mentre dal 22 maggio ok alla riapertura degli impianti di risalita nelle località sciistiche, alle condizioni indicate dalle linee guida.

I parchi di divertimento riapriranno prima del previsto, e cioè dal 15 giugno. Mentre sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò riapriranno dal 1 luglio. E ancora corsi di formazione, pubblici e privati, potranno riprendere in presenza dal 1 luglio. Nello stesso giorno via libera anche anche le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.

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