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Referendum 2025

Non passano i Referendum 2025, il quorum non è stato raggiunto: cosa succede ora

Non passano i referendum su lavoro e cittadinanza 2025. Com’era prevedibile, sulla base degli ultimi sondaggi e dei primi dati sull’affluenza, il quorum non è stato raggiunto. A seggi chiusi l’affluenza si è fermata al 30%. Di conseguenza le norme su lavoro e cittadinanza di cui si chiedeva l’abrogazione resteranno esattamente come sono.
A cura di Giulia Casula
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Non passano i referendum su lavoro e cittadinanza 2025. Com'era prevedibile dai primi numeri sull'affluenza, il quorum, ovvero la soglia di partecipazione necessaria per la validità dei risultati, non è stato raggiunto. Dopo la chiusura dei seggi, alle 15, è arrivato il dato definitivo sul totale di elettori che si sono recati a votare in questa consultazione. L'affluenza si ferma al 30%. 

L'esito appariva intuibile già ieri sera, quando alle 23, la piattaforma del ministero dell'Interno Eligendo ha fatto sapere che nella prima giornata elettorale, cominciata la mattina alle 7, si era recato a votare il 22,7% degli elettori. Nelle ore precedenti, alle 12 e alle 19, l'affluenza si era attestata rispettivamente al 7,4% e al 16%. Percentuali piuttosto basse, che facevano facilmente prevedere il mancato raggiungimento del quorum.

I cinque quesiti dell'8 e 9 giugno sono referendum abrogativi, la cui validità dipende tutta dal numero di elettori che hanno partecipato, cioè il quorum. A prevederlo è l'articolo 75 della Costituzione, che disciplina lo strumento del referendum e ne chiarisce il funzionamento. Per questo tipo di consultazione quindi, l'aspetto prioritario non è tanto capire quanti hanno votato Sì e quanti No, ma piuttosto quante persone complessivamente sono andate a votare. Questo perché, a prescindere dai risultati e da chi vinca, è fondamentale che si siano recati alle urne la maggioranza più uno degli aventi diritto. Altrimenti, il risultato è nullo e quindi anche se vince il Sì, il referendum non passa.

In linea con le ultime consultazione referendarie, ma sopratutto con gli ultimi sondaggi, il quorum non è stato raggiunto. Le rilevazioni delle settimane scorse davano l'affluenza attorno al 32-36%, con i più ottimisti che si erano spinti a prevedere il 38% pur tenendosi sempre ben lontani dalla soglia necessaria. I dati ufficiali confermano le previsioni. Di conseguenza, nessuna delle leggi o parti di esse che erano oggetto dei quesiti verrà abrogata. Sia le norme sul Jobs act, che quella relativa alla responsabilità negli appalti e la legge sulla cittadinanza non verranno toccate. Resteranno esattamente com'erano prima. Un risultato che rappresenta una vittoria per i sostenitori del No, tra cui i partiti di maggioranza, che avevano espresso la loro contrarietà invitando gli elettori ad astenersi.

Una tattica per impedire di raggiungere la soglia del 50%+1 di aventi diritto e invalidare così i risultati. Per questo stesso motivo, ieri Meloni ha scelto, come annunciato, di andare ai seggi ma di non ritirare le schede in modo tale da non esser conteggiata come ‘votante'.

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