“Non è ora che impicchino i marò?”, bufera sul segretario di Rifondazione a Rimini

"Ma non è ora che impicchino i due marò?" è la frase shock comparsa sulla pagina Facebook del segretario di Rifondazione comunista di Rimini, Paolo Pantaleoni, che è finito per questo al centro delle polemiche e degli attacchi delle altre forze politiche e non solo. Le critiche più pesanti al segretario di rifondazione ovviamente sono partite dal campo del centrodestra ma i comenti critici abbondano. "Vergogna; parole imbarazzanti; è uno schifo: è odio nei confronti della nazione" è il tono principale delle risposte e dei commenti piovuti ieri dal mondo politico. Pantaleoni dal suo canto non ha smentito la frase sui due fucilieri di marina accusati di omicidio di due pescatori in India, parlando però di "post ironico". "Credo che prendersi troppo sul serio non faccia vivere bene così come credo che l’ironia soggettiva non debba sempre piacere a tutti" ha argomentato il segretario di rifondazione comunista, aggiungendo: "D’altronde non ho scelto di fare il comico, per quello ci sono già Grillo e Renzi. Ribadisco che si trattava di una battuta, magari infelice, e mi scuso".
Pantaleoni dopo qualche ora ha provveduto a cancellare il post incriminato, probabilmente per evitare ulteriori polemiche. Il segretario però ha tenuto anche a ribattere alle accuse che gli sono piovute addosso, affermando: "Credo siano ben più gravi le affermazioni di Salvini in cui si istiga all’odio razziale, o quelle del presidente della Provincia di Treviso che in riferimento all’arrivo dei rifugiati si dice preoccupato dalla possibilità che si ‘bastardi la nostra razza’". "Mi infastidisce, questa retorica ipocrita e patriottarda, in cui si considerano eroi due presunti assassini e dove si offendono in maniera sessista le due volontarie prima rapite e poi liberate in Siria" ha concluso Pantaleoni attirandosi altre critiche.