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Nicole Minetti: “Amavo Berlusconi, avevamo una relazione” (DIRETTA)

L’ex consigliera regionale sta rilasciando una dichiarazione spontanea nell’aula del Tribunale di Milano nell’ambito del processo Ruby 2 che la vede imputata per induzione alla prostituzione.
A cura di Biagio Chiariello
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14.45- Minetti: Esposto in procura per minacce contro di lei – Nicole Minetti ha deposito un esposto alla Procura di Milano per chiedere di indagare sugli insulti e le minacce, anche di morte, ricevute in particolare su Facebook, ma anche su altri social network. Stamattina, nel corso dell'udienza per il processo Ruby 2, che la vede imputata, l'ex consigliere regionale ha reso dichiarazioni spontanee in cui raccontava, tra l'altro, di una "ondata di disprezzo" nei suoi confronti "ovunque, per strada, al bar, al ristorante". Episodi che l'hanno costretta a presentare denunce che "comunque non mi hanno protetto e non mi proteggono -ha concluso- dalle paure che mi porto dietro e con le quali sono costretta a convivere".

12.40 – Processo Ruby, Ambra e Chiara chiedono 400 mila euro di danni – Ambra Battilana e Chiara Danese, le due giovani parti civili nel processo ‘Ruby 2' chiedono, attraverso i loro avvocati, 400 mila euro di danni, 200 mila euro a testa, a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Si tratta di danni per la "perdita di chance lavorative, disagio e patimento psico-fisico», perchè sono state considerate «come prostitute e poi emarginate dal mondo del lavoro", spiegano gli stessi avvocati.

11.35 – Minetti: "Accuse fondate su malcelato moralismo" – La ricostruzione delle vicende da parte dei pm legate al caso ‘Ruby 2' sono fondata "su un teorema privo delle indicazioni di concreti fatti di reato, fondato su un malcelato moralismo". Lo ha detto la Minetti, che però afferma di porre "tutta la mia fiducia in questo tribunale". Spero "faccia giustizia restituendomi un pò della serenità perduta distinguendo tra giudizi personali e responsabilità penali".

11.20 – Minetti: "La mia relazione con Berlusconi era esclusiva" – La ex igienista dentale era convinta che la sua "relazione" con Silvio Berlusconi fosse "esclusiva". Lo ha spiegato la stessa ex consigliera regionale nelle dichiarazioni spontanee al processo Ruby 2. Comunque ha aggiunto, anche dopo la fine del rapporto il legame tra i due continuò ad "essere di straordinario affetto e grandissima amicizia". Minetti inoltre ha spiegato che il Cavaliere la corteggiò "anche tramite la Polanco, attraverso la quale mi invitò a una di queste famose cene".

11.05 – Minetti: "Berlusconi mi corteggiava, ero affascinata da lui" – Nel corso delle sue dichiarazioni, ha ricostruito il suo arrivo a Milano (" nel 2006 per seguire un percorso di studio di igienista dentale al San Raffaele e nel frattempo facevo qualche lavoretto per avere soldini in più") fino alla la conoscenza con l'ex premier, "incontrato per la prima volta a una fiera nel 2008" dove lei lavorava "come hostess". Secondo il racconto è stata Marysthelle Polanco, che aveva conosciuto al programma ‘Colorado', a parlarle delle cene di Arcore, che già esistevano. Quando "Silvio Berlusconi venne in visita al San Raffaele – ha spiegato ancora Minetti – iniziò da parte sua un discreto corteggiamento, e non nego di essere rimasta affascinata da lui". Tra lei e il leader del Pdl «nacque un rapporto di amicizia e poi una relazione sentimentale che si concluse alla fine di quell'anno". In quel periodo, racconta la Minetti, "partecipavo a cene, pranzi ed è capitato che mi fermassi sua ospite per più giorni presso le sue residenze". Si parlava anche di futuro: "era chiaro – spiega la ex igienista dentale – avendo noi una relazione sentimentale, che egli sarebbe stato felice di aiutarmi".

10.35 – Minetti: "Fu Don Verzè a volermi in politica, ma non ero pronta per quel ruolo" – E' stato il fondatore del San Raffaele di Milano, a volere la presenza di Nicole Minetti nel Consiglio Regionale lombardo. Lo ha rivelato la stessa ex igienista dentale, che all'epoca lavorava per il gruppo ospedaliero, nel corso delle dichiarazioni spontanee al processo Ruby. "Il presidente Berlusconi mi disse  che don Verzè avrebbe avuto piacere ad avere un rappresentante dell'istituto in consiglio regionale, io accettai con gioia e inconsapevolezza, ma a quel ruolo non ero pronta".

"Per Silvio Berlusconi provavo un sentimento d'amore vero". Così Nicole Minetti comincia la sua deposizione al Tribunale di Milano per un’udienza del processo cosiddetto ‘Ruby 2′. La ex consigliera lombarda  parla di una relazione stabile con l'ex premier. "Parlavamo del mio futuro", come due normali fidanzati, dice nella sua dichiarazioni spontanee. E' da lì che l'ex premier ha colto l'occasione per proporle di entrare in politica, aggiunge. Prima di entrare in aula, rispondendo ai cronisti, l'ex igienista dentale ha detto: "Sto una favola, sto benissimo, la politica non mi manca". In questo procedimento, la Minetti è imputata per induzione alla prostituzione. Gli altri imputati al processo sono Emilio Fede e Lele Mora, quest'ultimo è presente in aula.
La Minetti ha poi denunciato una "aggressione mediatica seguita da una ondata di disprezzo e una campagna di odio e diffamazione senza precedenti nella storia d'Italia" che non è ancora terminata, visto che sta continuando a ricevere minacce, "anche nei confronti della mia famiglia ed è costretta a convivere con la paura".

E' poi passata al capitolo Ruby. sottolineando di non aver mai "introdotto" le ragazze nelle residenze di Berlusconi né gestito "nulla". Sulla notte tra il 27 e il 28 maggio, in cui Ruby fu fermata in questura a Milano e poi rilasciata dopo le telefonata dell'allora Primo Ministro italiano, ha affermato di aver compiuto "un atto di generosità, pensavo di fare del bene", dice a proposito dell'affidamento. L'ex consigliere regionale aggiunge che "solo in quell'occasione Ruby si è rivelata essere minorenne".

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