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Nicola Zingaretti attacca: “Salvini e Di Maio imbarazzanti, preparano nuovo inciucio e rimpasto”

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, prova a prevedere quanto potrebbe accadere ora che la crisi di governo sembra, almeno in parte, rientrata: “Sembra che stia cambiando tutto di nuovo, non vorremmo che ci si trovasse di fronte ad un nuovo inciucio o a un governicchio o magari ad un rimpasto”. E attacca Salvini e Di Maio, definendoli “imbarazzanti”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La tensione nel governo sembra essere diminuita, con i chiari messaggi distensivi di Luigi Di Maio, seguiti da quelli un po’ più critici di Matteo Salvini. La crisi sembra, almeno in queste ore, un po’ più lontana. E a dare la sua interpretazione di quanto sta avvenendo arriva anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, secondo cui l’esecutivo si sta preparando a un rimpasto che porterebbe, quindi, a cambiare qualche ministro. In una nota Zingaretti attacca i due vicepresidenti del Consiglio: “Per colpa di Salvini e Di Maio in Italia non si parla più dei problemi degli italiani, il lavoro, la scuola, l’università, la crescita, lo sviluppo ma solo litigi, sgambetti e pugnalate alle spalle”.

Zingaretti preannuncia cosa potrebbe succedere ora: “Ora sembra che stia cambiando tutto di nuovo, non vorremmo che ci si trovasse di fronte ad un nuovo inciucio o a un governicchio o magari ad un rimpasto. Ci opponiamo a tutto questo e prepariamo l'alternativa per ridare una speranza al Paese. Questa è la nostra missione”.

Le critiche del segretario del Pd erano iniziate in mattinata, quando aveva commentato gli ultimi sviluppi degli scontri interni all'esecutivo con un post su Facebook: “Registro che la paura di votare e perdere le poltrone fa 90. Salvini e Di Maio sono davvero imbarazzanti, giocano con la vita degli Italiani e stiamo perdendo settimane in litigi, chiacchiere e minacce. Possono fare tutte le giravolte che vogliono ma il progetto gialloverde è finito, produce paralisi e fa male all'Italia”.

Zingaretti conclude: ”C’è il buio più assoluto sulla manovra di bilancio dell'autunno. I problemi dell'ambiente del lavoro, dello sviluppo, delle imprese dei cassintegrati sono scomparsi. Salvini deve riferire al Parlamento, e deve farlo al più presto non è accettabile che sul ministro degli Interni gravino ombre sul tema della sicurezza nazionale. Continuiamo ad incalzarli e a preparare l'alternativa”.

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