Napolitano nomina i due giudici della Consulta: Daria De Pretis e Nicolò Zanon

Daria De Pretis e Nicolò Zanon sono i due nuovi giudici della Corte Costituzionale. A nominarli è stato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in sostituzione dei Giudici professor Sabino Cassese e professor Giuseppe Tesauro, i quali cessano dalle loro funzioni il prossimo 9 novembre. Il decreto è stato controfirmato dal premier Matteo Renzi. Della nomina il capo dello Stato ha informato il presidente del Senato, il presidente della Camera e il presidente della Corte Costituzionale.
“Io mi muovo per conto mio”. Aveva detto ieri Napolitano in relazione alla nomina dei giudici della Consulta. “Siamo in due – ha aggiunto – e non so l’altro come si muove”. ”L’altro” è il Parlamento, che ha già raggiunto la ventesima votazione senza arrivare a un accordo sia per la Consulta che per il Consiglio superiore della magistratura, dove manca ancora un componente laico dopo la bocciatura di Teresa Bene. “Io procederò rapidamente”, aveva risposto il Presidente ai giornalisti che gli chiedevano se per la Consulta sarebbero arrivati prima i giudici di nomina presidenziale. E così è stato.
Chi è Daria De Pretis
Ecco quanto sul sito ufficiale della Conferenza dei Rettori delle Università italiane: “Laureata in giurisprudenza a Bologna nel 1981, è stata ricercatore, professore associato e, dal 2000, professore ordinario di diritto amministrativo presso l’Università di Trento, titolare degli insegnamenti di “Diritto amministrativo”, “Diritto processuale amministrativo”, “Diritto amministrativo dell’Unione europea e delle amministrazioni globali”, “Diritto amministrativo comparato”, “Diritto urbanistico” e “Diritto e genere (gender studies)” nella Facoltà di Giurisprudenza. È stata vicepreside della Facoltà di Giurisprudenza, vicedirettore del Dipartimento di scienze giuridiche e direttore della Scuola di specializzazione per le professioni legali delle Università di Trento e di Verona”.
Chi è Nicolò Zanon
Docente di diritto costituzionale nell’Università degli Studi di Milano, è stato componente del Comitato legislativo della Regione Lombardia e, per nomina dell'Università di Milano, dal 2001 al 2010 è stato membro del consiglio d'amministrazione della Fondazione italiana per la ricerca sul cancro. Nel luglio 2010, è stato eletto (su indicazione del Pdl) membro del Consiglio superiore della magistratura con 712 voti, risultando il componente laico più votato.