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Miozzo lascia il Cts per il ministero dell’Istruzione: si occuperà della “emergenza scolastica”

Agostino Miozzo lascia il coordinamento del Cts e passa al ministero dell’Istruzione per dedicarsi “ad un’altra emergenza, quella scolastica”. Miozzo, attentissimo in questo ultimo anno alle esigenze degli studenti, ha scritto una lettera a Draghi, Curcio e Speranza, e presto entrerà a far parte della squadra del ministro Bianchi all’Istruzione.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Agostino Miozzo lascia il ruolo di coordinatore del Comitato tecnico scientifico. La decisione, presa in accordo con Draghi e Speranza, è chiara: farsi da parte rispetto al Cts per andare a svolgere un ruolo importante al ministero dell'Istruzione. Miozzo aiuterà il ministro Bianchi a migliorare la condizione del sistema scolastico italiano, si dedicherà ai problemi che hanno condizionato le scuole quest'anno e che le condizioneranno in futuro. Il coordinatore del Cts è stato sempre attentissimo al tema, ripetendo, quasi testardamente durante tutta l'emergenza Covid, che la didattica a distanza fosse da evitare a tutti i costi per tutti gli studenti.

Gli incontri tra Miozzo e Bianchi vanno avanti da settimane, dall'insediamento del governo Draghi scrive il Corriere, per mettere a punto un piano di rilancio per tutto il mondo scuola, con la forza dei soldi del Recovery fund che arriveranno già da questa estate. In questo senso sarà fondamentale riportare prima possibile i ragazzi in presenza nelle classi, nelle scuole, visto che proprio oggi 8 studenti su 10 sono in dad. Ma anche rendere tutto il sistema pronto – stavolta davvero – per l'inizio del prossimo anno scolastico. E per cominciare bene bisogna programmare, e bisogna farlo ora.

Miozzo, in una lettera inviata a Draghi, Speranza e al nuovo capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha spiegato di aver deciso dopo l'accelerazione e la riorganizzazione del piano vaccinale. Perciò sostiene di aver compiuto il suo ruolo come coordinatore e di potersi dedicare "ad un’altra emergenza, quella scolastica". Il mondo della scuola "ha sofferto moltissimo l’impatto della pandemia e continua a pagare un prezzo altissimo nell’attesa che l’emergenza arrivi ad una fase di controllo che consenta a più di dieci milioni tra studenti e personale docente e non di tornare alla normalità – ha continuato Miozzo – Con l’esperienza maturata al Cts, cui si sommano i tanti anni di lavoro in Protezione civile, spero di poter dare un fattivo contributo a quel settore che considero strategico per la vita ed il futuro del nostro Paese". Il candidato principale per sostituirlo come coordinatore del Cts è Fabio Ciciliano, ad oggi segretario del Comitato.

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