Ministri del PdL si dimettono, è crisi. Le reazioni, Letta: “Aumento Iva, è colpa loro”

"Ho invitato la delegazione del Pdl al governo a valutare l'opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani", questa la nota con cui Silvio Berlusconi, ha dato il via ufficialmente alla crisi di governo. Il CAv ha aggiunto: "L'ultimatum di Letta sull'aumento dell'Iva è irricevibile e inaccettabile. Costituisce una grave violazione dei patti di governo". Immediata la conferma del vicepremier Alfano: "I ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni", ha fatto sapere tramite la sua portavoce.
Ministri PdL – "Non ci sono più condizioni per restare" – Successivamente la delegazioni dei ministri del Popolo della Libertà all'esecutivo ha diffuso una nota in cui manifesta le intenzioni di non voler più continuare la missione di governo per i motivi palesati: “A seguito dell'invito del presidente Berlusconi a dimetterci dal governo per le conclusioni alle quali il consiglio dei ministri di ieri e' giunto sui temi della giustizia e del fisco, non riteniamo vi siano piu' le condizioni per restare nell'esecutivo dove abbiamo fin qui lavorato nell'interesse del Paese e nel rispetto del programma del Popolo della Libertà”. E' il testo firmata unitariamente da Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzi, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello, componenti della delegazione del Pdl al governo. ”Rassegniamo le nostre dimissioni anche al fine di consentire, sin dai prossimi giorni, un più schietto confronto e una più chiara assunzione di responsabilità”, concludono i ministri del Pdl.
Letta: chiarimento in Parlamento. Il chiarimento avvenga in Parlamento, alla luce del sole, di fronte ai cittadini. Sono le prime parole di Enrico Letta che dopo essere stato informato da Angelino i ha telefonato al Presidente della Repubblica per informarlo e con lui si consulterà nelle prossime ore. Rispedite al mittente le accuse del Pdl. "Il tentativo di Berlusconi di rovesciare la questione è contraddetto dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti – è la posizione del premier secondo fonti di P.Chigi. – perché la decisione di ieri del Consiglio dei ministri è stata causata dalle dimissioni in bianco annunciate da deputati e senatori del Pdl che non avrebbero garantito che l'eventuale decreto legge potesse essere convertito in legge".
Epifani "Livelli impensabili di irresponsabilità" – "Aprono formalmente nei fatti una crisi, dovremo valutare esattamente le conseguenze di questo. L'irresponsabilità sta salendo a livelli che non erano razionalmente valutabili". Così il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, in merito alle dimissioni dei ministri Pdl. Poi uno sguardo al futuro: "Sarebbe meglio non tornare al voto con questa legge elettorale che crea solo problemi", dice Epifani. "Il Partito democratico – spiega – vuole cambiarla ma non sarà facile perché bisogna trovare una maggioranza in Senato, ma penso che cambiarla sia un passaggio obbligato prima di tornare a votare".
Gli altri del Pd: "Spinta distruttiva del Pdl"- "Berlusconi, ancora una volta, ha piegato gli interessi del Paese ai destini della sua persona. Questo è evidente, chiaro a tutti. Da vent'anni questo Paese è occupato da Silvio Berlusconi e dai suoi fedelissimi", è il commento a caldo di Rosy Bindi, che poi auspica che "dopo questo governo ci sia immediatamente un altro esecutivo per fare la legge elettorale e che si vada a votare e si liberi, definitivamente, l'Italia da Berlusconi e dai suoi". Per Stefano Fassino, invece, le dimissioni dei ministri del Pdl sono "una mossa disperata" che mostrano un partito "in preda ad una spinta distruttiva". Secondo il viceministro dell'Economi "Berlusconi e il Pdl sono in grandissima difficoltà, isolati nel Paese, perché nessuna associazione o categoria, dalla Cei alla Confesercenti, giustifica quello che e' successo in questi giorni". "I ministri Pdl si dimettono? Facciano loro, mi sembra una cosa patetica, mi cadono le braccia". Questo il commento del presidente nazionale di Centro Democratico, Bruno Tabacci.
Maroni: "Bene, ora ci sia il voto" – Esulta invece il segretario della Lega, Roberto Maroni, che già aveva fatto sapere di appoggiare la decisione di dimissioni dei parlamentari del PdL in caso di decadenza di Berlusconi: "Bene le dimissioni dei ministri del Pdl, ed ora elezioni subito per vincere e per dare un governo stabile e amico del Nord, che dia risposte ai problemi delle imprese. Cosa che il Governo Letta non ha fatto" è il commento del leghista.