Milleproroghe 2026, via libera in Cdm: cosa prevede il decreto, tutte le novità

Anche quest'anno il Consiglio dei ministri ha varato il decreto Milleproroghe, il tanto atteso provvedimento che, appunto, proroga varie misure in scadenza. Dovrebbe essere rinnovati nel 2026 il bonus giovani così pure gli incentivi occupazionali per le lavoratrici svantaggiate e le aziende dell'area Zes. Nella bozza circolata finora, viene posticipata di un anno anche l'entrata in vigore dell'obbligo di polizza contro rischi catastrofali per le imprese turistico-ricettive e la scadenza per presentare gli aggiornamenti catastali di bungalow e camping. Tra le principali norme prorogate si segnalano inoltre, lo stop all'aggiornamento degli importi delle multe e lo scudo penale per i medici. Vediamo tutte le novità.
Slitta di un anno lo stop all'aumento delle multe aggiornate all'inflazione
Tra i 16 articoli del dl Milleproroghe, spicca la sospensione dell'aggiornamento biennale dell'importo delle multe in relazione all'inflazione. In particolare, lo stop all'aggiornamento delle sanzioni per chi viola il Codice della strada slitta ora al primo dicembre 2026.
Scudo penale per i medici prorogato per tutto il 2026
Sul fronte sanitario si va verso la proroga al 31 dicembre 2026 del cosiddetto "scudo penale" per gli operatori sanitari, ovvero la disposizione che, sino al 31 dicembre di quest’anno, prevede la limitazione della punibilità dei medici ai soli casi di colpa grave per i reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose, qualora il fatto sia stato commesso nell’esercizio di una professione sanitaria e in situazioni di grave carenza di personale sanitario.
La misura era stata sollecita dalla Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo) in attesa di una revisione della responsabilità professionale. Secondo l'organizzazione "le particolari condizioni di lavoro derivanti dalla carenza di personale, nonché dalla scarsità dei mezzi a disposizione, sono tali da dover sollevare i professionisti sanitari dalla responsabilità penale in tutti quei casi di morte o lesioni, eventualmente provocate ai pazienti, diversi dalla colpa grave, almeno fino a quando le attuali criticità̀ non risulteranno risolte o quantomeno attenuate".
Un anno in più per definire i Lep
Sempre in ambito sanità, viene prorogata di un anno la scadenza relativa all'attività istruttoria per la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep): dal 31 dicembre 2025 al 31 dicembre 2026. Un anno in più dunque, per superare le difficoltà tecniche nell’individuare i costi standard e i fabbisogni per garantire i servizi in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale.
Bonus giovani, donne e Zes
Tra le proroghe anche quella che fissa al 31 dicembre 2026 l'esonero contributivo totale per le imprese che assumono a tempo indeterminato giovani under 35, con un tetto massimo di 500 euro al mese, che sale a 650 euro per le lavoratrici svantaggiate. Confermati nel 2026 anche gli incentivi per sostenere lo sviluppo occupazionale della Zona economica speciale per il Mezzogiorno.
Rinviato l'obbligo di polizze catastrofali per le imprese turistiche
Viene rinviato ancora per un altro anno il termine per la stipula di polizze contro rischi catastrofali delle imprese della pesca e dell'acquacoltura e per le piccole e microimprese turistico ricettive. Per tutte le altre invece l'obbligo dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio. Un trattamento di favore che ha fatto storcere il naso alla Confederazione nazionale dell'artigianato che ha chiesto di allargare la proroga a tutte le piccole imprese: "Considerati i gravi ritardi nella predisposizione dello schema di contratto tipo e nella realizzazione da parte di IVASS del comparatore che consenta alle imprese di confrontare le polizze offerte e orientarsi in maniera consapevole, la Cna chiede che la proroga proposta sia opportunamente estesa a tutte le piccole e microimprese per le quali l'obbligo entrerebbe in vigore dal prossimo primo gennaio. Sarebbe difficilmente comprensibile riservare un trattamento differenziato ad alcuni settori economici".
Le novità per bungalow, camping e terme
Prorogato fino al 15 dicembre 2026, il termine per presentare gli aggiornamenti catastali di camping e bungalow in linea con la norma che dal primo gennaio 2025 esclude dalla stima catastale diretta gli allestimenti mobili in strutture ricettive all'aperto, campeggi e villaggi turistici. Avanti per tutto il 2026 anche le norme per le procedure autorizzative per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili presso strutture turistiche o termali.
Prorogato il fondi di garanzia per le Pmi
Viene rifinanziato per il prossimo anno anche il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e gli incentivi all'autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e per la transizione digitale ed ecologica. La riconferma al 2026 "offre al sistema produttivo la certezza di poter contare anche nei prossimi mesi su un meccanismo che accompagna investimenti, innovazione e nuova occupazione", ha commentato il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci. Secondo il leghista l'intervento "evita il ritorno alle regole del 2019, che avrebbero comportato costi aggiuntivi per le micro imprese con la reintroduzione della commissione dello 0,25%, la riduzione delle soglie per l’accesso semplificato alla garanzia, il limite per le operazioni di importo ridotto a 25.000 euro per tutti e a 35.000 per i confidi autorizzati, il ripristino delle sanzioni sui mancati perfezionamenti e l’esclusione del Terzo settore. Si tratta di una scelta che tutela le imprese più piccole e mantiene condizioni più favorevoli per l’accesso al credito, elemento decisivo per sostenere la crescita".
Intercettazioni, tempi più lunghi per la sicurezza
Infine, slitta di un anno la previsione di impiegare "apposite infrastrutture digitali interdistrettuali" per le intercettazioni da parte degli uffici del pubblico ministero. La legge indicava che dovessero usate per le intercettazioni relative ai procedimenti penali iscritti successivamente al 31 dicembre 2025. Ora sarà per quelli successivi al 31 dicembre 2026. La norma però, potrebbe essere oggetto di ulteriori valutazioni e modificata in corso di esame nelle Commissioni parlamentari. Le "infrastrutture digitali interdistrettuali", secondo quanto previsto dal testo originario della legge, hanno l'obiettivo di "assicurare i più elevati e uniformi livelli di sicurezza, aggiornamento tecnologico, efficienza, economicità e capacità di risparmio energetico dei sistemi informativi funzionali alle attività di intercettazione eseguite da ciascun ufficio del pubblico ministero".