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Migranti sbarcati in Calabria e positivi al Covid: ad Amantea schierato l’esercito

I 28 migranti sbarcati a Roccella Jonica (in Calabria) e risultati positivi al Covid potrebbero essere trasferiti in due strutture militari di Roma: l’ipotesi è che vengano curati al Celio o alla Cecchignola. Rimane in piede anche l’ipotesi della nave quarantena, come chiesto dalla presidente di Regione Jole Santelli. Ieri proteste ad Amantea contro l’arrivo dei migranti in una struttura della cittadina: schierato l’esercito davanti al centro.
A cura di Stefano Rizzuti
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Sale la tensione in Calabria dopo lo sbarco di 70 migranti, tra cui 28 risultate positive al Covid. Dopo le proteste ad Amantea e le minacce della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, il governo sta pensando di trasferire i migranti positivi in due strutture militari di Roma. L’idea è quella di portarli o al Celio o alla Cecchignola. L’ipotesi, riportata dal Messaggero, è al vaglio del Viminale e del governo, che stanno studiando questa possibile soluzione. Rimane in piedi anche l’ipotesi di una nave quarantena da disporre al largo delle coste calabresi, così come avviene in Sicilia con la Moby Zazà.

In ogni caso il governo deve agire con procedure d’urgenza, puntando a risolvere la situazione in tempi rapidi. E anche per questo l’idea del Celio o della Cecchignola potrebbe far comodo. Si tratta di due strutture romane già utilizzate negli scorsi mesi, nel pieno dell’emergenza. E che hanno risposto bene alla crisi sanitaria, tanto che i pazienti sono tutti guariti e non si è registrato nessun contagio tra il personale sanitario che ha operato nelle due strutture.

Ad Amantea schierato l'esercito per controllare struttura

Nella giornata di ieri, intanto, è scoppiata la protesta ad Amantea (nel cosentino), dove sono stati trasferiti in una struttura 24 migranti, di cui 13 positivi, provenienti dal Bangladesh (e non, a quanto pare, dal Pakistan come risultato in un primo momento). Alcuni cittadini hanno bloccato la strada statale, rimanendo anche sdraiati a terra fino a sera. Il presidio si è poi sciolto senza ulteriori tensioni. Davanti alla struttura che ospita i migranti, invece, è stata disposta la vigilanza 24 ore su 24. Il che vuol dire che nessuno può uscire e nessuno può entrare dal centro, fatta eccezione per il personale medico. La prefettura di Cosenza, intanto, ha deciso di schierare l’esercito per proteggere la struttura in cui i migranti, di cui 13 positivi al Covid, sono ospitati. Le pattuglie sono quindi state inviate da Cosenza ad Amantea, dove sono state schierate a protezione del centro con i 24 ospiti.

Santelli minaccia il governo: pronta a vietare sbarchi

I 13 positivi di Amantea fanno parte dei 70 arrivati negli scorsi giorni a Roccella Jonica: in totale i casi riscontrati di Coronavirus tra di loro sono stati 28. La situazione preoccupa la presidente Santelli, che si appella al governo chiedendo di predisporre una nave quarantena nelle Regioni più interessate dagli sbarchi, proprio come sta avvenendo in Sicilia. Altrimenti, è la minaccia di Santelli, “non esiterò ad agire”. In che modo? “Vietando gli sbarchi in Calabria”, afferma la presidente di Regione. Che continua: “Ho l’obbligo di difendere i calabresi e chi ha scelto di passare in Calabria le vacanze”.

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