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60 migranti alla deriva, iniziati i soccorsi. Sea Watch: “Malta e Italia li hanno messi in pericolo”

L’associazione umanitaria Mediterranea Saving Humans ha lanciato un appello a Malta e alla Guardai Costiera italiana, segnalando la presenza di un’imbarcazione a Sud di Lampedusa, e chiedendo di intervenire subito, per portare in salvo i 60 naufraghi. Sea Watch ha fatto sapere che le autorità maltesi hanno iniziato i soccorsi.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: Da ieri c'è una imbarcazione con 60 persone a bordo, alla deriva in zona sar Maltese a sole 35 miglia a sud di Lampedusa. L'associazione Mediterranea saving humans ha lanciato l'allarme, chiedendo alle autorità di Malta e alla Guardia costiera italiana di raccogliere la segnalazione fatta dal call center per i migranti, Alarm Phone, e intervenire in soccorso dei naufraghi.

Il velivolo dell'ong Sea Watch, Moonbird ha individuato l'imbarcazione in pericolo. A quanto si apprende le forze maltesi stanno iniziando il soccorso dopo più di 18 ore da quando erano state allertate da Alarm Phone. "Italia e Malta hanno nuovamente messo in pericolo la vita di circa 60 persone", ha scritto su Twitter Sea Watch.

"Sessanta persone, uomini, donne, bambini abbandonati per 18 ore in mezzo al mare nonostante le autorità maltesi e italiane fossero informate. Se fossero annegate prima? È inaccettabile un ritardo di questo tipo nei soccorsi.Presenterò un’interrogazione chiedendo al Governo di spiegare". Lo ha scritto su Twitter il deputato di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto.

Nel Mediterraneo centrale migranti più che raddoppiati in un mese

Secondo i dati mensili Frontex il numero di migranti che hanno attraversato il Mediterraneo centrale a gennaio 2020 è più che raddoppiato rispetto a dicembre 2019: sono stati 1500, un aumento di sei volte rispetto a gennaio 2019. Secondo l'agenzia Ue, la pressione migratoria nel Mediterraneo centrale è in controtendenza rispetto alle altre rotte principali, dove si sono registrati cali rispetto al mese precedente, del 58% nel Mediterraneo orientale, e di un quarto nel Mediterraneo occidentale

Nonostante il calo, la rotta migratoria del Mediterraneo orientale continua a presentare la quota maggiore di attraversamenti verso l'Europa. Il numero totale a gennaio è diminuito del 58% rispetto al mese precedente, passando a quasi 3.400. Più o meno stabile rispetto al gennaio 2019. Il numero di migranti arrivati in Ue attraverso la rotta del Mediterraneo occidentale è invece diminuito di un quarto rispetto a dicembre 2019 a quasi 1.150: il 72% in meno rispetto allo stesso mese, un anno fa. Nei Balcani occidentali sono stati registrati oltre 2.000 attraversamenti a gennaio, meno della metà del totale segnalato a dicembre.

L'Aita Mari è arrivata a Messina

È approdata questa mattina al porto di Messina la nave spagnola ‘Aita Mari' con 158 migranti a bordo soccorsi nei giorni scorsi in due diverse operazioni di salvataggio. Domenica erano state recuperate 93 persone, tra cui 16 donne di cui 3 incinte, e 24 minori tra cui 12 bambini. Successivamente è stato soccorso un secondo barcone alla deriva, con altre 65 persone a bordo. Il Viminale ha assegnato il porto sicuro alla nave umanitaria martedì. Ad attendere i migranti al molo Norimberga c'era personale dell'Asp, del Comune della Prefettura e delle Forze dell'Ordine. I migranti dopo i controlli dovrebbero essere portati al centro di prima accoglienza caserma Gasparro di Bisconte.

"158 esseri umani, nostri fratelli e sorelle possono finalmente trovare una terra di pace dopo tanta sofferenza", ha scritto la ong sui social.

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