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Migranti, naufragio a Natale: almeno 20 morti, si continuano a cercare i dispersi

Ancora un naufragio nel Mediterraneo, questa volta nel giorno della Vigilia di Natale: almeno 20 migranti hanno perso la vita dopo che un barcone che trasportava 40 persone è affondato ieri al largo della Tunisia. Le autorità stanno ancora cercando i dispersi. Cinque persone sono state tratte in salvo durante le operazioni di soccorso.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ancora una tragedia nel Mediterraneo. Un naufragio si è verificato ieri, nel giorno della Vigilia di Natale. Sono stati ripescati venti corpi al largo della Tunisia. Si tratta di migranti di origine subsahariana, come ha confermato all'agenzia Dpa un portavoce della Guardia costiera a Sfax, Ali al-Ayari. Cinque persone sono state invece tratte in salvo. Si continuano a cercare i dispersi, che secondo quanto si apprende dovrebbero essere altre 20 persone. In tutto nell'imbarcazione c'erano quindi 40 naufraghi.

I cadaveri ripescati sono stati recuperati al largo della Tunisia centrale, al largo di Sfax, dopo l'affondamento del barchino con cui il gruppo stava tentando di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l'Europa. Le operazioni di ricerca da parte delle guardie marittime sarebbero ancora in corso, secondo quanto ha fatto sapere il ministero della Difesa tunisino.

Nella serata del 23 dicembre il call center per i migranti in difficoltà Alarm phone, che si occupa di raccogliere le segnalazioni di SOS dei barconi, aveva scritto su Twitter che un natante con 65 persone in fuga dalla Libia, tra cui diversi bambini, si trovava in difficoltà, alla deriva tra le isole tunisine Kerkennah e l'isola italiana di Lampedusa. Non è ancora chiaro se si tratti della stessa imbarcazione indicata dalla Tunisia: "Abbiamo saputo che 3 barche sono arrivate a Lampedusa nelle ultime 24h. Speriamo che le 65 persone che hanno chiamato ieri siano tra loro. Più chiarezza da parte di Guardia Costiera ci permetterebbe di confermare l'esito delle operazioni SAR e di tranquillizzare i parenti preoccupati", ha twittato ieri l'organizzazione.

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