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Migranti, il governo Meloni costruirà in Albania due centri di accoglienza per 3mila persone

Due centri per la gestione dei migranti verranno costruiti nel territorio dell’Albania e gestiti dalle autorità italiane. Giorgia Meloni ha annunciato l’accordo insieme al primo ministro albanese Rama. I centri accoglieranno le persone soccorse in mare e serviranno per analizzare le domande di asilo. Ospiteranno fino a 3mila persone al mese.
A cura di Luca Pons
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Il governo Meloni ha stretto un accordo con l'Albania: l'Italia costruirà in territorio albanese due centri per la gestione di persone migranti. I centri resteranno sotto l'autorità italiana. Lo ha annunciato la presidente del Consiglio insieme al primo ministro albanese Edi Rama: i due si sono incontrati oggi e dopo un colloquio hanno tenuto un punto stampa per presentare il progetto.

La costruzione dei centri rientra in un protocollo d'intesa che i due capi di governo hanno firmato. "La collaborazione tra Stati Ue e stati extra Ue è decisiva" sul tema delle migrazioni, ha detto Meloni: "L'Albania darà la possibilità di utilizzare alcune aree del territorio albanese all'Italia". Qui verranno costruiti i centri, che saranno comunque di giurisdizione italiana. Anche le spese di costruzione saranno a carico dell'Italia.

Le due strutture potranno accogliere "inizialmente" fino a 3mila persone, ha fatto sapere la presidente del Consiglio. Poiché i centri serviranno solo per "il tempo di espletare le domande di asilo ed, eventualmente, ai fini del rimpatrio", l'idea è che ci sarà una rotazione piuttosto rapida. Le domande di asilo vengono "elaborate in 28 giorni, grazie alle procedure accelerate messe in atto da questo governo", ha detto la leader di FdI. Quindi si punterebbe a ospitare fino a 36mila persone ogni anno.

Meloni l'ha definita una "soluzione innovativa", che potrebbe diventare "un esempio e un modello da seguire". Di fatto il governo italiani potrà decidere di trasferire in Albania alcune delle persone migranti che vengono soccorse in mare dall'Italia, per proseguire le pratiche di richiesta di asilo. Saranno esclusi i minorenni, le donne in gravidanza e tutti i soggetti vulnerabili.

"Nel porto di Shengjin ci si occuperà delle procedure di sbarco e identificazione. Qui ci sarà un primo centro, per le prime attività di accoglienza e screening, mentre in un'altra area più interna si realizzerà un'altra struttura sul modello dei Cpr", ha spiegato ancora la presidente del Consiglio. L'Albania collaborerà "con le sue forze di polizia, con le forze di sicurezza e di sorveglianza esterna delle strutture". L'ipotesi è che questi centri vengano realizzati entro la primavera del 2024.

Il primo ministro Rama ha celebrato l'accordo, dicendo che l'Albania "non l'avrebbe stretto con nessun altro Paese dell'Ue". Meloni ha anche accennato alla candidatura albanese per l'ingresso nell'Unione europea: "Nonostante non sia ancora formalmente parte dell'Ue, l'Albania è un Paese candidato ma si comporta come se fosse già un Paese membro di fatto dell'Unione. Questa è una delle ragioni per cui sono fiera del fatto che l'Italia sia stata sempre uno dei più grandi sostenitori dell'ingresso dell'Albania e dei Balcani occidentali nell'Unione"-

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