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Migranti, barcone soccorso nella notte: “Otto cadaveri a bordo, un neonato morto gettato in mare”

La Guardia costiera italiana ha soccorso una barca con otto migranti morti e 46 superstiti. Nella traversata, una donna ha gettato in mare il corpo del suo neonato – morto di freddo – ed è morta poche ore dopo. Il sindaco di Lampedusa: “Il governo non ci lasci soli a gestire questa tragedia”.
A cura di Luca Pons
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Nella notte una motovedetta della Guardia costiera italiana ha soccorso un barcone che portava a bordo 46 persone migranti. Sull'imbarcazione si trovavano anche otto cadaveri. La barca si trovava tra Malta e Lampedusa, formalmente in acque Sar – ‘search and rescue', zona di ricerca e soccorso – di competenza maltese.

I sopravvissuti sono stati fatti sbarcare al molo Favarolo di Lampedusa. Tra gli otto morti ci sono cinque uomini e tre donne, una delle quali incinta. I loro corpi sono stati portati nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, dove dovranno essere ispezionati.  Altre due donne incinte, invece, sono sopravvissute al viaggio attraverso il Mediterraneo.

"Rivolgo un appello al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il Governo non ci lasci da soli a gestire quest'immane tragedia", ha detto il sindaco dell'isola, Filippo Mannino, mentre raggiungeva dove sarebbe sbarcata la Guardia costiera. "Aiutateci, in questo modo non riusciamo più a gestire".

Secondo quanto riportato dai soccorritori e dalla polizia, a causare la morte di otto persone sarebbero stati la fame e il freddo. Tutti i migranti soccorsi erano bagnati, infreddoliti e disidratati, hanno riferito ai mediatori culturali presenti di essere partiti da Sfax, in Tunisia, nella notte di sabato scorso. In precedenza, erano stati rinchiusi per mesi in una ‘safe house' nella città di Mahdia. Secondo il racconto dei superstiti ci sarebbero anche due dispersi.

I migranti sopravvissuti hanno ricostruito alcuni dei fatti avvenuti durante il viaggio. Sul barcone si trovava anche una donna con il figlio neonato di quattro mesi. Questo sarebbe morto a causa del freddo e la madre lo avrebbe gettato in mare "per disperazione", hanno raccontato. Un uomo si sarebbe tuffato in mare per recuperare il corpo, ma sarebbe annegato. Poche ore dopo, anche la donna è morta. Il suo corpo è rimasto sulla barca, uno degli otto recuperati dalla Guardia costiera.

Nella stessa notte, qualche ora prima, le motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza avevano soccorso altri due barconi. A bordo, nel complesso, si trovavano 75 persone. Nel primo caso l'imbarcazione conteneva 37 persone, provenienti da Camerun, Costa d'Avorio, Ghana, Senegal e Guinea. Tra le persone a bordo c'erano anche 14 donne, di cui una incinta, e un minore.

Secondo i dati del Ministero dell’Interno, a gennaio sono sbarcate in Italia 4.959 persone migranti, più del 60% in più rispetto al 2022. Secondo i calcoli di Ispi, di queste persone 527 sono state soccorse da navi di Ong: circa una su dieci. Non si registravano numeri su questi livelli dal 2016, quando gli arrivi nel primo mese dell'anno furono 5.237. Il 2016 fu l'anno con il maggior numero di arrivi in assoluto nel corso dell'anno, oltre 180mila.

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