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Migranti, 78 naufraghi in attesa di un porto. Alarm Phone: “Basta giochi cinici tra Italia e Malta”

“Malta e Italia stanno rifiutando un porto sicuro alle 78 persone soccorse dal mercantile Marina. Stati membri dell’UE, rispettate le leggi internazionali! Questa persone, alcune di cui necessitano assistenza medica, devono essere sbarcate senza ritardi”: così Alarm Phone lancia un allarme a Malta e all’Italia affinché accolgano i 78 naufraghi che aspettano da più di un giorno un porto sicuro.
A cura di Annalisa Girardi
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Immagine di repertorio.
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Alarm Phone, la piattaforma telefonica che offre assistenza telefonica ai migranti nel Mediterraneo, continua a lanciare l'allarme per i 78 naufraghi ancora in attesa di un porto sicuro attualmente a bordo del mercantile Marina: "Le 78 persone restano a bordo del mercantile Marina nella SAR Maltese. Secondo quanto detto dalla compagnia, a bordo scarseggiano acqua e cibo e 6 persone hanno bisogno di cure mediche urgenti! Malta rifiuta di assumere responsabilità e mette in pericolo le persone a bordo", scrive la Ong su Twitter. I migranti erano stati avvistati per la prima volta su un barcone alla deriva sabato 2 maggio: il giorno seguente sono stati soccorsi in zona Sar maltese e il mercantile ha avvisato di essere in attesa di istruzione da La Valletta.

"Malta e Italia stanno rifiutando un porto sicuro alle 78 persone soccorse dal mercantile Marina. Stati membri dell’UE, rispettate le leggi internazionali! Queste persone, alcune di cui necessitano assistenza medica, devono essere sbarcate senza ritardi!", ha scritto poi Alarm Phone sulle sue pagine social. Gli attivisti hanno quindi accusato Malta e l'Italia di portare avanti "giochi cinici" sulla "vita delle persone, sopravvissute alla guerra, alla tortura e a uno dei confini più letali al mondo".

Oggi la Ong Mediterranea Saving Humans ha lanciato un appello al governo italiano affinché i 78 naufraghi a bordo del Marina, che da oltre 24 ore attende l'assegnazione di un porto sicuro, siano accolti subito nel nostro Paese. "Chiediamo che il Governo Italiano si occupi innanzitutto della salvaguardia delle vite umane e poi del contenzioso politico-diplomatico con Malta. Chiediamo a gran voce che l'Italia si comporti da Paese che mette al centro i diritti umani e le Convenzioni internazionali sul soccorso in mare e sul diritto di asilo, che pratichi quella solidarietà che in questo momento chiede giustamente all'Europa".

Le trattative per la ricollocazione dei migranti non devono utilizzare queste persone come ostaggi, ha continuato la Ong. Che ha poi concluso chiedendo che si trovi anche una soluzione per l'isola di Lampedusa: "Chiediamo che la difficile situazione dell'isola di Lampedusa, con il sovraffollamento dell'hotspot e i naufraghi tenuti in condizioni non accettabili sul molo di sbarco, venga affrontata e risolta con soluzioni efficaci e razionali, che permettano il rispetto della dignità delle persone soccorse e degli abitanti dell'isola, e insieme misure di prevenzione e contrasto del contagio. Chiediamo che Lampedusa non sia lasciata sola, o peggio trasformata in un palcoscenico per giustificare assurde chiusure dell'accoglienza di chi ha tutti i diritti di essere accolto".

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