Meloni si vanta dei numeri degli sbarchi di migranti ma si dimentica che quest’anno sono aumentati

Dal palco del Coast Guard Global Summit 2025 a Roma, Giorgia Meloni è tornata a vantarsi dei dati sugli sbarchi di migranti in Italia che sarebbero una conferma del buon operato del governo."I numeri incoraggianti che stiamo registrando in Italia e in Europa con il calo drastico degli sbarchi e la significativa riduzione dei morti e dei dispersi in mare sono la prova che il fenomeno può essere governato e sono la prova che è possibile costruire un paradigma nuovo oltre ogni irragionevole e interessato approccio ideologico alla materia", ha detto ieri all'evento organizzato alla Nuvola di Roma in occasione del 160esimo anniversario dalla fondazione del Corpo delle Capitanerie di Porto.
Per la premier tutto questo dimostrerebbe che "esiste una alternativa concreta e realizzabile che mette al primo posto la legalità, combatte la mafia del mare e costruisce un modello di cooperazione e di sviluppo capace di affrontare le cause profonde della migrazione".
Ma quali sono i dati a cui fa riferimento Meloni? Possiamo davvero parlare di drastico calo? Snì. O meglio, se si guarda alle statistiche aggiornate quotidianamente dal ministero dell'Interno, ad oggi gli sbarchi nel 2025 risultano in aumento rispetto all'anno precedente: 47.313 contro i 44.676 del 2024. Parliamo di un leggero incremento è vero, ma sicuramente è da escludere che si tratti di numeri in discesa.
Il calo drastico di cui parla Meloni si riferisce piuttosto al confronto con il 2023, quando gli arrivi raggiunsero picchi di oltre 122mila migranti. Nel suo racconto la premier allude a dei dati reali, che confermano la sua versione, ma omette riferimenti temporali, trascurando così l'aumento dell'ultimo anno.
Una narrazione prontamente criticata dai parlamentari del Movimento 5 Stelle, che hanno accusato Meloni di portare avanti una "fantasiosa propaganda" e di "sovvertire" i numeri ufficiali diffusi dal ministero dell'Interno guidato dal suo stesso ministro. "È veramente troppo", hanno commentato i pentastellati nelle commissioni affari costituzionali della Camera e del Senato Carmela Auriemma, Vittoria Baldino, Roberto Cataldi, Alfonso Colucci, Felicia Gaudiano, Alessandra Maiorino e Pasqualino Penza. "Ricordiamo anche che l'attuale governo ha centrato il record assoluto di sbarchi nel 2023. Altro che strategie, non sanno nemmeno da dove cominciare per affrontare un dossier così delicato. Non accettiamo che si prendano in giro in questo modo i cittadini", hanno aggiunto.
"Sentire poi Giorgia Meloni parlare di priorità alla legalità e alla lotta alla mafia del mare sarebbe comico se non fosse tragico: lei guida il governo che ha liberato e riportato a casa con gli onori del volo di Stato italiano il trafficante di esseri umani e stupratore di bambini Almasri. La presidente del Consiglio non può parlare in questo modo di fronte al Paese che governa e verso il quale ha il dovere della serietà e della trasparenza", hanno concluso. Insomma sì, il "drastico calo" degli sbarchi c'è, almeno rispetto a due anni fa, ma Meloni si dimentica di dire (o fa finta di non sapere) che nell'ultimo anno sono aumentati.