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Meloni non chiude la polemica con Gentiloni: “Da Commissione Ue giudizio anomalo su Lufthansa-Ita”

“La stessa Commissione europea che per anni ci ha chiesto di trovare una soluzione al problema Ita, quando la troviamo ce la blocca. Abbiamo sottoposto la questione a Gentiloni”, ha detto Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del G20, parlando anche delle difficili conclusioni del vertice – in particolare per quanto riguarda la guerra in Ucraina – e dell’uscita dell’Italia dalla Via della Seta cinese.
A cura di Annalisa Girardi
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Giorgia Meloni chiude la sua trasferta di due giorni in India per il G20. In conferenza stampa la presidente del Consiglio si complimenta con il premier indiano Narenda Modi per essere riuscito a condurre un vertice difficile. "Il G20 è un forum strategico, che ci consente soprattutto di dialogare con i Paesi emergenti del Sud globale. Complessivamente rappresentiamo l'80% del Pil del mondo", afferma Meloni. Per poi precisare, rispetto alla questione più delicata e calda del vertice: "Ma la presidenza indiana era strategica anche rispetto al contesto internazionale che stiamo affrontando, in particolare con l'aggressione russa all'Ucraina, per non aiutare quel racconto interessato che vorrebbe un Occidente diviso dal resto del mondo. Abbiamo dimostrato che siamo attenti alle esigenze dei Paesi del Sud, non vogliamo contrapposizioni. Considero importante essere riusciti a trovare un consenso sulla dichiarazione finale".

Meloni sulla dichiarazione finale del G20: "Risultato non era scontato, abbiamo fatto passi avanti"

La presidente del Consiglio sottolinea come anche le prossime edizioni del G20 saranno ospitate in due Paesi dei cosiddetti Brics, cioè Brasile e Sudafrica. E ribadisce che comunque l'Italia, da parte sua, si è impegnata affinché ci fosse un riferimento esplicito all'Ucraina nel testo della dichiarazione: "Non era un risultato scontato. Chiaramente è una dichiarazione di compromesso, ma lo considero comunque importante nell'attuale contesto. È stato un lavoro lungo e difficile, ma alla fine si è riusciti a comporre una dichiarazione finale".

"Oltre al tema dell‘aggressione russa all'Ucraina, nella dichiarazione ci sono tanti temi fondamentali per l'Italia. Per esempio le questioni migratorie", prosegue Meloni sottolineando l'impegno affermato nel contrasto ai traffici illegali. "L'Africa, anche grazie all'attenzione italiana, è stata centrale in questo vertice", aggiunge la leader di Fratelli d'Italia, ribadendo il sostegno del nostro Paese alla possibilità che l'Unione africana abbia un seggio permanente in seno al G20 e ricordando come anche il suo primo intervento al vertice abbia visto un focus proprio sul continente africano.

I temi degli interventi di Meloni: Africa e intelligenza artificale

"La riunione di ieri è stata molto proficua. Abbiamo parlato dell'instabilità crescente nel Sahel, delle migrazioni illegali e della crisi alimentare. Ma c'è la volontà di stringere le maglie della cooperazione con i Paesi africani, di investire. L'Africa sarà una delle questioni centrali che porteremo alla presidenza del G7 nel prossimo anno", spiega Meloni.

Nel suo intervento alla plenaria di oggi la presidente del Consiglio si è concentrata invece sulla questione dell'intelligenza artificiale. "I leader mondiali ci devono porre più attenzione. Lo sviluppo della tecnologia sta correndo molto velocemente, non ho sempre l'impressione che la nostra capacità di governare i processi corra altrettanto velocemente. Dobbiamo ottimizzare il valore aggiunto delle nuove tecnologie, ma non dobbiamo dimenticare l'impatto che queste potrebbero avere. Rischiamo di avere un progresso che sostituisce le competenze umane. In passato i lavori fisici venivano sostituiti, mentre oggi è l'intelletto che rischia di essere sostituto. È una riflessione che merita la nostra concentrazione", afferma Meloni, sottolineando che anche questo tema sarà alla base del G7 del prossimo anno in Italia.

Cosa ha detto Meloni sull'uscita dell'Italia dalla Via della Seta

La presidente del Consiglio, rispondendo alle domande dei cronisti, parla anche degli incontri bilaterali avuti al margine dei lavori del G20 e degli investimenti delle aziende italiane in questi Paesi emergenti, in primis l'India. Sulla Via della Seta Meloni afferma:"Sono stata molto contenta del clima avuto in questo incontro. Si è parlato di Via della Seta, ma non solo. Noi abbiamo un partenariato strategico con la Cina: quindi abbiamo parlato di Belt & Road Initiative, ma non è l'unico elemento che ricostruisce il nostro rapporto. Come hanno dimostrate le altre nazioni europee, che in questi anni non hanno fatto parte della Via della Seta, ma hanno spesso ottenuto risultati più vantaggiosi. Non c'è ancora una data, ma spero di recarmi il prima possibile in Cina. Ma credo abbia più senso farlo quando avremo più elementi sulla nostra cooperazione bilaterale".

E ancora: "Sono ottimista sulle nostre relazioni, entrambi sappiamo quanto queste sono importanti. Il pragmatismo ha sempre la meglio, confido che anche stavolta le cose vadano così. In Europa eravamo gli unici a fare parte della Via della Seta, ma spesso gli altri riuscivano ad avere rapporti bilaterali migliori, a livello di commercio e investimenti".

La questione Gentiloni e la conclusione del vertice

Sull'Ucraina e la dichiarazione "annacquata" Meloni spiega: "Alla vigilia di questo vertice molti si aspettavano che non saremmo arrivati alle conclusioni. Quindi abbiamo fatto dei passi avanti. E le conclusioni comunque fanno riferimento alla condanna delle Nazioni Unite all'aggressione russa. È stato un lavoro complesso che comunque ha portato anche la Russia a sottoscrivere le conclusioni probabilmente per evitare l'isolamento. Io considero – nella difficoltà di questo contesto – che le conclusioni siano buona, tenendo conto della situazione di partenza: il G20 non è il G7, insomma. Le nazioni che partecipano sono molteplici e molto diverse tra loro: non ci sono stati passi indietro".

Infine Meloni ha concluso parlando delle polemiche su Paolo Gentiloni, attaccato dal vicepremier Matteo Salvini perché non starebbe difendendo gli interessi economici dell'Italia nel suo ruolo di commissario europeo. Anche lei stessa, ad ogni modo, aveva sottolineato di aspettarsi "un occhio di riguardo" verso l'Italia. Ora afferma: "Sicuramente gli abbiamo sottoposto la questione di Ita e Lufthansa, perché sta accadendo qualcosa di curioso. La stessa Commissione europea che per anni ci ha chiesto di trovare una soluzione al problema Ita, quando la troviamo ce la blocca. Quindi noi non stiamo più capendo e su questo vorremmo una risposta".

Alle dichiarazioni di Meloni hanno subito risposto alcune fonti Ue, che hanno fatto sapere che la Commissione europea "rimane in stretto contatto con le parti per discutere l'operazione Ita-Lufthansa prima della sua notifica ufficiale, questi contatti pre-notifica sono continui e fanno parte del processo standard per la valutazione di un'operazione complessa".

Dal Mef, invece, è arrivata una nota in cui si legge: "Si precisa che la notifica dell’accordo per la cessione di una quota di minoranza di Ita a Lufthansa alla Commissione europea per la concorrenza viene accettata, da prassi, solo al termine di un’istruttoria che la la stessa Commissione sta portando avanti molto minuziosamente nell’ambito di una fase di pre notifica già avviata. La risposta dell’esecutivo comunitario affidata a un portavoce è positiva perché rappresenta il presupposto di un iter che sarà molto veloce".

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