Meloni dice che ci sono politici che le mandano gente sotto casa per insultarla: ma non fa nomi

"Ci sono esponenti diciamo dell'altra parte che in televisione invitano gli italiani a venire sotto casa mia per dirmi che sono un'assassina". Lo ha detto Giorgia Meloni ieri, nel punto stampa che si è svolto a New York a margine dell'Assemblea generale dell'Onu. Assemblea dove la presidente del Consiglio è intervenuta poche ore dopo, parlando anche della situazione in Palestina. Quando, a seguito dell'accusa, uno dei cronisti presenti ha chiesto alla premier a chi si riferisse, la replica è stata irritata: "Non voglio fare nomi, ok? Sono persone che ci sono. Se le vada a cercare, scusi, fa il giornalista. Se le cerca e poi lo scriverà".
Le parole sono arrivate nel mezzo di una risposta in cui Meloni stava elencando gli attacchi di cui ritiene di essere vittima. "Quello che vedo è che sono le mie immagini che vengono bruciate per strada, e non quelle degli esponenti della sinistra", aveva iniziato.
Poi, dopo l'attacco all'intervento "in televisione" di un esponente "dell'altra parte", ha proseguito: "Io vengo definita quotidianamente complice di quello che accade a Gaza, che ho le mani sporche di sangue, che sono un'assassina". Poi ha rivendicato: "Non mi ricordo di aver mai dato degli assassini ai miei avversari quando ero all'opposizione".
"Quando tu dici al mondo, in un contesto come quello nel quale ci troviamo, che il presidente del Consiglio è un assassino, o che il ministro degli Esteri è un assassino, il rischio che forse non ha tutte le rotelle a posto domani decida di risolvere questo problema viene in mente o no?", ha attaccato. "È ovvio che se un parlamentare ti dice che sei complice di un genocidio, autorizza il cittadino comune a usare questi temi".
Un'altra lamentela affidata alla stampa ha riguardato gli atti di vandalismo: "Sono le nostre sedi che vengono imbrattate, e via discorrendo. Mi può fare degli esempi di quello che accade dall'altra parte che siano simili?". Su questo, va detto che non è difficile trovare casi di cronaca su sedi del Pd, per esempio, imbrattate o vandalizzate negli ultimi anni (uno dei casi più recenti è avvenuto questa settimana a Pontevico, in provincia di Brescia, con la bandiera del partito parzialmente bruciata e la porta d'ingresso danneggiata).
Per quanto riguarda il presunto intervento televisivo di membro dell'opposizione politica che invitasse a chiamare Meloni "assassina" sotto casa sua, non è stato possibile trovare un intervento che rispondesse chiaramente alla descrizione fornita dalla presidente del Consiglio. Che, come detto, si è rifiutata di dare alcuna informazione aggiuntiva.
Un'ipotesi è che la premier stesse pensando ad Alessandro Di Battista, ex deputato del Movimento 5 stelle e da alcuni anni fuoriuscito dal M5s. Questo spiegherebbe anche perché Meloni non abbia parlato di "sinistra" o di "opposizione" ma più genericamente di "altra parte".
Ospitato alla festa del Fatto quotidiano, a inizio settembre Di Battista aveva dichiarato sul palco che i sostenitori di Fratelli d'Italia dovrebbero essere critici della guida di FdI: "I primi a dover andare sotto casa della Meloni a dire ‘Ehi vigliacca, non dici niente sulla mattanza di bambini e poi rilasci le interviste dicendo che non puoi accettare la sofferenza dei bambini nel mondo'". Oltre a non trattarsi di un intervento televisivo, quindi, non aveva usato la parola "assassina".