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Meloni al vertice Nato: “La nostra libertà ha un costo, ma gli investimenti in Difesa poi ripagano”

“L’investimento in difesa torna dieci o cento volte nella capacità di difendere gli interessi nazionali”, ha detto Giorgia Meloni, parlando al termine del vertice Nato, sottolineando che la libertà abbia sempre un costo. Ma ha anche espresso qualche dubbio sull’obiettivo del 2% del Pil.
A cura di Annalisa Girardi
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"Le guerre sono sempre più ibride e l'approccio dell'Alleanza deve essere a 360 gradi", ha iniziato così Giorgia Meloni il suo intervento davanti alla stampa al termine del vertice Nato a Vilnius. Un summit che si è concentrato sulla situazione a oltre 500 giorni dallo scoppio della guerra in Ucraina, che ha costretto i Paesi dell'Alleanza Atlantica a investire ancora di più in Difesa. "È importante continuare a investire nella nostra industria della Difesa. La nostra libertà ha un costo, ed è bene rammentarlo a chi vorrebbe che smobilitassimo. L'investimento in difesa torna dieci o cento volte nella capacità di difendere gli interessi nazionali", ha detto la presidente del Consiglio.

Per poi comunque precisare: "Dobbiamo essere capaci di difenderci, ma per noi non è solo un fatto di numeri. Crediamo che nell'impegno sul 2% di spesa dedicata alla difesa in rapporto al Pil si debba tenere conto della progressione, della sostenibilità e della responsabilità e della partecipazione al funzionamento dell'Alleanza che ogni alleato assume. Lo dico da presidente del Consiglio  di una nazione che con quasi 3 mila uomini è il principale contributore in termini di presenza nelle missioni di pace".

"Continuiamo a lavorare per favorire le condizioni per un processo negoziale che porti a una pace giusta, duratura, globale. È evidente che senza adeguate garanzie di sicurezza per l'Ucraina è molto più difficile arrivare alla pace. La Russia in passato ha molto spesso violato i patti che aveva sottoscritto", ha detto Meloni, evidenziando che durante il vertice sono stati delineati i prossimi passi per un ingresso agevolato di Kiev nella Nato, anche se questo potrà avvenire solo quando ci saranno determinate condizioni. In primis, la fine della guerra.

Non solo Ucraina, Meloni ha anche parlato dei fronti aperti nel Sud del mondo. "L'Italia sostiene gli adattamenti in corso della Nato come confermato dagli importanti contributi nel fianco orientale e nel Mediterraneo. Abbiamo rivendicato il nostro ruolo nell'Alleanza e l'attenzione che va data al fianco orientale ma chiesto anche maggiore attenzione al fianco sud".

La leader di Fratelli d'Italia ha anche annunciato, parlando dei bilaterali tenuti in questi giorni a margine del vertice Nato, di essere stata invitata da Joe Biden alla Casa Bianca per il prossimo 27 luglio. "Credo che l'Italia possa essere soddisfatta del ruolo avuto in questi giorni, nel dibattito e nelle conclusioni".

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