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Meloni: “Abbiamo fatto riforme coraggiose per cambiare la Nazione. Italiani decidano da che parte stare”

“Ricordo che in 20 mesi questo governo ha fatto più riforme di quanto non ne siano state fatte negli ultimi. Delle riforme coraggiose, sono al governo per cambiare la Nazione. Gli italiani devono scegliere da che parte stare”: così Giorgia Meloni commenta le riforme costituzionali su Autonomia e Premierato che hanno ricevuto il primo via libera in questi giorni.
A cura di Annalisa Girardi
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A dieci giorni dalle elezioni europee Giorgia Meloni ribadisce di essere "estremamente fiera del risultato della maggioranza" e "non solo di Fratelli d'Italia". La presidente del Consiglio è intervenuta a un evento per i 50 anni de Il Giornale a Milano e ha toccato diversi temi. Tra cui, appunto, l'impatto del voto sugli equilibri nazionali: "Ho già fatto i complimenti a Tajani e Salvini per il risultato di FI e Lega: si dimostra che il centrodestra può crescere insieme. Non è vero che se un partito va bene diventa cannibale dell'altro. Abbiamo lavorato per crescere tutti, per pescare nell'ambito di chi non votava", ha aggiunto. Per poi affermare che ora in Europa sia necessario "organizzare un fronte alternativo alla sinistra".

Poi l'annuncio: "Il gruppo dei Conservatori – che lei stessa presiede – è diventato il terzo gruppo per numero di parlamentari in Europa". Per quanto riguarda la partita sulle nomine dei vertici Ue, Meloni ha raccontato di aver "trovato surreale" il fatto che alcuni leader europei fossero arrivati al tavolo della discussione senza prendere in considerazione i risultati delle elezioni: "Si è tentato di correre perché i protagonisti si rendono conto che è un accordo fragile. Quello che ho trovato surreale, e l'ho già detto in Consiglio europeo, è che quando ci siamo incontrati nel primo Consiglio europeo anche se informale successivo alle elezioni, alcuni siano arrivati con delle proposte di nomi per gli incarichi apicali senza neanche fare la parte, come si dice a Roma, di fare prima una riflessione su quale fosse l'indicazione che arrivava dai cittadini e su quale dovesse essere il cambio di passo sulle priorità". E ancora: "Io non interpreto la democrazia così, e perché penso che siano questi atteggiamenti che hanno allontanato i cittadini europei dalle istituzioni europee".

La presidente del Consiglio ha anche fatto un bilancio del G7 in Puglia: "Ne sono uscita soddisfatta perché l'Italia è riuscita a indicare la rotta, la strada. La Presidenza italiana aveva immaginato alcune priorità, come governare l'intelligenza artificiale, il rapporto con l'Africa e il Mediterraneo, che per noi è fondamentale, perché il nostro obiettivo deve essere quello di recuperare la nostra centralità in quell'ambito, e immigrazione, di cui non si era mai parlato prima. Siamo usciti con risultati concreti".

Invece, sulle riforme di Autonomia e Premierato approvate in questi giorni in Parlamento, ha detto: "Ricordo che in 20 mesi questo governo ha fatto più riforme di quanto non ne siano state fatte negli ultimi. Riforme coraggiose, e ricordo che dall'altra parte abbiamo un'opposizione che invece è contraria a modificare qualsiasi cosa. Per le cose che vanno male, ci si deve assumere la responsabilità di cambiarle. Non sono qui per sopravvivere, sono qui per cambiare questa Nazione, tutte le riforme che abbiamo fatto sono economiche". Infine ha concluso, citando nuovamente il risultato delle Europee: "Il segnale arrivato dai cittadini è chiaro: dobbiamo andare avanti con ancora maggiore determinazione. Gli italiani devono scegliere da che parte stare. Non sono qui per sopravvivere, né io né Matteo né Antonio. Siamo qui per cambiare l'Italia".

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