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Matteo Salvini contro Roberto Fico: “Aspettiamo la festa del borseggiatore e del lavavetri”

Matteo Salvini, dal palco di un comizio a Cremona, è tornato ad attaccare il presidente della Camera, Roberto Fico, per aver dedicato la festa della Repubblica ai migranti, ai rom e ai sinti che sono in Italia. “Aspettiamo anche l’ufficializzazione della festa del borseggiatore e del lavavetri abusivo al semaforo – ha annunciato il leader della Lega – così almeno ognuno ha la sua festività”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Poche ore dopo l'annuncio del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha chiesto "leale collaborazione" ai suoi due vice e alle due forze di governo, Matteo Salvini era su un palco di Cremona, dove ha tenuto un comizio in vista del ballottaggio per le elezioni comunali. Nel parlare con i suoi sostenitori, il leader della Lega ha ironizzato sulle parole del presidente della Camera, Roberto Fico: "Ieri era la festa della Repubblica, per qualcuno era la festa dei rom – ha sottolineato Salvini – Aspettiamo anche l'ufficializzazione della festa del borseggiatore e del lavavetri abusivo al semaforo così almeno ognuno ha la sua festività". Le frasi del ministro dell'Interno si riferiscono alle dichiarazioni del 2 giugno proprio del presidente della Camera che, a margine della parata per la festa della Repubblica, aveva detto: "Questa è anche la festa di tutti quelli che si trovano sul nostro territorio, è dedicata ai migranti, ai rom e ai sinti che sono qui in Italia e che hanno gli stessi diritti di tutti".

Le parole di Roberto Fico non erano sfuggite fin da subito a Salvini, che lo stesso 2 giugno aveva twittato in risposta al presidente della Camera: "Io dedico la festa della Repubblica all'Italia e agli italiani, alle nostre donne e uomini in divisa che, con coraggio e passione, difendono la sicurezza, l'onore e il futuro del nostro Paese e dei nostri figli". La questione non aveva avuto altri strascichi e sembrava essere finita con questo botta e risposta, fino a ieri sera, quando il leader della Lega ha ironizzato dal palco di Cremona.

"Ho sentito la conferenza del presidente del Consiglio stasera perché ero in macchina – ha spiegato Matteo Salvini – Conte ha detto che il governo va avanti se riusciamo a lavorare e io dico sì, non vedo l'ora, l'Italia ha bisogno di fatti". Ma soprattutto non c'è bisogno di "no, forse, vedremo, dipende – ha continuato il leader della Lega – però sono sicuro che l'amico Luigi Di Maio al ministero dello Sviluppo economico farà rispettare i contratti e farà rispettare la legge ne sono convinto come io penso di tutelare la sicurezza degli italiani sicuramente anche tutti gli altri colleghi ministri faranno lo stesso".

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