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Matteo Salvini annuncia: “Arriva il decreto sicurezza 2”. Nuova stretta sui migranti

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha annunciato l’arrivo del decreto sicurezza-bis, il cui testo è stato approntato in queste ore al Viminale. Il provvedimento prevede norme riguardanti le forze dell’ordine, ma anche e soprattutto nuove disposizioni riguardanti gli sbarchi e, in generale, il tema dei migranti e del salvataggio in mare.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’annuncio è stato fatto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Ci sarà presto un decreto sicurezza 2”. A Napoli Salvini ha incontrato i responsabili delle forze dell’ordine e proprio in quest’occasione ha voluto sottolineare che l’obiettivo del provvedimento è quello di dare maggiori risorse alle forze dell’ordine. Ma non solo, perché il decreto prevede anche una nuova stretta sui migranti, secondo quanto emerso dal testo predisposto al Viminale.

Il decreto si compone di dodici articoli ed è stato completato oggi dal ministero dell’Interno. Il decreto sicurezza-bis introduce nuove norme con l’obiettivo di chiarire le competenze dei dicateri in tema di sbarchi, inasprendo inoltre le misure contro i trafficanti di esseri umani e anche le sanzioni per chi aggredisce le forze dell’ordine. In tema di lotta alla mafia, il provvedimento ha al suo interno la norma ‘spazza clan’ per smaltire l’arretrato nei tribunali: si punta all’istituzione di un commissario straordinario e all’assunzione di 800 persone per una spesa da oltre 25 milioni di euro. In vista delle Universiadi 2019 di Napoli, inoltre, viene previsto l’arrivo in città di 500 militari in più.

Cosa prevede il decreto sicurezza bis sui migranti

Il secondo articolo del decreto introduce modifiche al Codice della navigazione, soprattutto in riferimento al divieto di transito e di sosta di navi mercantili nel mare territoriale. Le competenze del ministro delle Infrastrutture vengono limitate a ciò che riguarda la sicurezza della navigazione e alla protezione dell’ambiente marino. Al ministero dell’Interno va invece il potere di “limitare o vietare il transito e la sosta di navi mercantili o unità da diporto o di pesca nel mare territoriale per motivi di ordine e sicurezza pubblica”. L’articolo 3, invece, estende ai reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina la competenza delle procure distrettuali e anche le intercettazioni preventive.

Per quanto riguarda chi svolge operazioni di soccorso in mare, chi non rispetta gli obblighi previsti dalle convenzioni internazionali – in particolare le istruzioni delle autorità Sar competenti o quelle dello stato di bandiera – riceverà una sanzione amministrativa che va da 3.500 a 5.500 euro per ogni migrante trasportato. Nei casi ritenuti più gravi, inoltre, è disposta la sospensione da 1 a 12 mesi, ma anche la revoca della licenza o della concessione rilasciata dall’autorità amministrativa italiana. L’articolo 4 prevede lo stanziamento di tre milioni di euro nel triennio 2019-2021 per finanziare l’assunzione di operatori di polizia per lo svolgimento di operazioni sotto copertura anche in merito alle “attività di contrasto del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

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