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Mattarella ricorda il femminicidio di Giulia Cecchettin: “Orrore che ha coinvolto Italia intera”

“Come non ricordare le vittime nei tanti femminicidi, anche in giorni recenti, come non ricordare, per tutte, Gulia Cecchettin, la cui tragedia ha coinvolto nell’orrore e nel dolore l’intera Italia?”: lo ha detto Sergio Mattarella in occasione dell’8 marzo.
A cura di Annalisa Girardi
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Nella Giornata internazionale della donna, Sergio Mattarella ha voluto ricordare il femminicidio di Giulia Cecchettin, sottolinenando come sia stata una tragedia che ha scosso profondamente l'intero Paese, innescando una forte presa di consapevolezza e azione su tanti livelli: "Come non ricordare le vittime nei tanti femminicidi, anche in giorni recenti, come non ricordare, per tutte, Gulia Cecchettin, la cui tragedia ha coinvolto nell'orrore e nel dolore l'intera Italia? Si è detto tante volte – anche in quei giorni – che occorre una profonda azione culturale per far acquisire a tutti l'autentico senso del rapporto tra donna e uomo", ha detto il presidente della Repubblica, parlando dal Quirinale in occasione dell'8 marzo.

Il suo intervento si è concentrato anche sul protagonismo artistico delle donne: "Le donne, con la loro sensibilità e la loro passione, hanno dato e danno molto all’arte, alla letteratura, allo spettacolo, a ogni ambito della cultura. Una rivoluzione della libertà femminile, ‘rivoluzione silenziosa’ secondo la definizione dell’economista insignita del Nobel, Claudia Goldin, che ha avuto le donne come protagoniste e le ha condotte a sancire il diritto pieno alla parità, anche nel campo artistico”.

Continuando a parlare di questa "rivoluzione silenziosa", il capo dello Stato ha anche affermato che questa stia continuano anche ai giorni nostri – in tutti i settori – per portare a una "nuova primavera, che dobbiamo accogliere con soddisfazione, senza però dimenticare i tanti ostacoli che tuttora esistono, di natura materiale e culturale, per il raggiungimento di una effettiva piena parità". E ancora: "Senza ignorare che sono ancora frequenti, inaccettabili molestie, pressioni illecite nel mondo del lavoro, discriminazioni, così come da anni viene denunciato. Senza perdere memoria delle violenze".

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