Mattarella: “Andremo al voto probabilmente in primavera, a fine legislatura”

Le elezioni politiche molto probabilmente si svolgeranno la prossima primavera, a scadenza naturale di mandato. A dichiararlo è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in un'intervista concessa a Bloomberg ha spiegato: "La scadenza naturale della legislatura cade tra febbraio e l'inizio della prossima primavera. Naturalmente in democrazia si possono comunque creare le condizioni per le elezioni anticipate. Tuttavia in questo momento non ci sono segnali di questo genere, per cui è probabile che si vada a votare alla scadenza naturale", ha sostenuto il presidente della Repubblica. "Mi auguro che si trovi una omogeneità fra la legge elettorale oggi in vigore alla Camera e quella del Senato, così diverse fra di loro, visto che il sistema italiano è basato sempre su un bicameralismo", ha proseguito il presidente Mattarella. Qualora non si dovesse trovare un accordo sulla legge elettorale, come già accaduto poche settimane fa in Aula con il fallimento dell'asse M5S-Pd-Forza Italia-Lega Nord, il capo dello Stato comunque rileva l'impossibilità di allungare la legislatura per trovare una soluzione: "Nel momento in cui la legislatura finisce, non potendo certo allungare i tempi, non resterà che usare la legge che ci sarà in quel momento".
Dunque, il presidente della Repubblica non si sbilancia e procede con il sostenere l'ipotesi delle elezioni a scadenza naturale di mandato, una posizione che il capo dello Stato pare aver sempre mantenuto intatta anche durante le trattative per la legge elettorale portate avanti dai quattro maggiori partiti parlamentari, trattative che se fossero andate in porto, si vociferava insistentemente, avrebbero probabilmente portato al voto anticipato tra settembre e ottobre. Al momento, però, data anche la calendarizzazione della discussione sulla legge elettorale prevista ormai per il prossimo settembre, l'ipotesi elezioni anticipate sembra ormai essere definitivamente sfumata, nonostante comunque Lega Nord e Movimento 5 Stelle a più riprese continuino a dichiarare di essere intenzionati ad accorciare la vita della legislatura in essere.