Manovra, un emendamento prevede il rimborso del biglietto se il bus arriva in ritardo

Buone notizie per i pendolari di tutta Italia: se i mezzi pubblici passano in ritardo, si potrà richiedere il rimborso dell'intero prezzo del biglietto. A prevedere questa possibilità è un emendamento presentato dall'onorevole Paola Bragantini del Partito Democratico alla manovra correttiva in discussione in commissione Bilancio e in via di approvazione in Aula. Nel testo dell'emendamento, che è stato approvato e dunque finirà al vaglio della Camera, si legge: "Quando un servizio di trasporto pubblico regionale e locale subisce una cancellazione o un ritardo superiore a sessanta minuti alla partenza dal capolinea o da una fermata, o di trenta minuti per i servizi di trasporto pubblico svolti in ambito urbano, fatto salvo il caso di calamità naturali, di scioperi e di altre emergenze imprevedibili, i passeggeri hanno comunque diritto al rimborso del prezzo del biglietto da parte del vettore".
E poi, proseguendo: "Il rimborso copre il costo completo del biglietto al prezzo a cui è stato acquistato, in caso di abbonamenti il pagamento è pari alla percentuale giornaliera del costo completo dell'abbonamento, fermo restando il rispetto delle regole di validazione secondo modalità determinate con disposizioni del gestore. Il rimborso è corrisposto in denaro, a meno che il passeggero non accetti altra forma di pagamento". In sostanza, dunque, qualora il provvedimento fosse approvato, i passeggeri che utilizzano servizi di trasporto pubblico urbano potranno richiedere all'azienda che eroga il servizio il rimborso dell'intero costo del biglietto in denaro contante o in altra forma di pagamento in caso di ritardi registrati superiori a un'ora.