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Manovra economica 2023

Manovra, Meloni presenta gli emendamenti di FdI: “Stop Rdc e un miliardo per indennizzo vaccini”

Sostituire il reddito di cittadinanza con l’assegno di solidarietà, incentivi per il trasporto pubblico che è il “vero cluster Covid” e un miliardo per indennizzare le vittime di reazioni avverse al vaccino. Sono gli emendamenti alla manovra di Fratelli d’Italia presentati da Giorgia Meloni.
A cura di Annalisa Girardi
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Il giudizio di Giorgia Meloni sulla legge di Bilancio è "complessivamente deludente". La leader di Fratelli d'Italia, presentando in conferenza stampa gli emendamenti di Fratelli d'Italia alla manovra, ha detto: "Non credo servisse il genio di Draghi per fare una manovra di questo tipo. Non ci sono le basi per una crescita economica duratura, manca una visione".

Una delle modifiche proposte da Meloni riguarda il reddito di cittadinanza, che chiede di sostituire invece con una assegno di solidarietà. "Per FdI va abolito perché è una misura pensata male ed è un disincentivo al lavoro. Noi proponiamo di raccogliere quelle risorse significative e destinarne una parte agli incentivi all’assunzione per chi può lavorare, mentre per chi non può lavorare pensiamo all’introduzione di un assegno di solidarietà che intende sostenere quei nuclei familiari con almeno un componente ultrasessantenne, minore o disabile".

Ci sono poi emendamenti sulle risorse per il contrasto all'epidemia di Covid. Fratelli d'Italia chiede 100 milioni per il potenziamento delle terapie intensive, il credito di imposta del 30% alle imprese per le spese che si sosterranno nel primo trimestre del 2022 per comprare tamponi e mascherine,  per i servizi di sanificazione e per potenziare il trasporto pubblico locale, considerato il "vero cluster del Covid". Infine, FdI chiede un miliardo per indennizzare le vittime di reazioni avverse al vaccino. "Continuo a ritenere che il modo più efficace per convincere gli scettici a vaccinarsi è dichiarare che il governo è pronto a indennizzare chi subirà problemi. Come dire: mi assumo la responsabilità delle mie scelte. È l'unica cosa intelligente da fare, è il modo per affermare che crede nell'efficacia e la sicurezza dei vaccini", ha detto Meloni.

Meloni comunque non ha criticato la manovra solo ne merito, ma anche nel metodo. "La legge di bilancio è stata presentata in Parlamento lo scorso 11 novembre quindi due settimane dopo l'approvazione in Cdm e quasi 20 giorni dopo il termine previsto dalla legge. Questo comporta una ulteriore compressione dei lavori parlamentari, compressione della possibilità di discutere sul provvedimento più importante. L'atteggiamento del governo sta diventando intollerabile. Si procede con l'impossibilità di discutere di proposte emendative. Il Parlamento dunque non esiste. Sono colpita dal silenzio della stampa su questo tema". Per poi concludere: "Se ci fosse una chiusura totale da parte del governo su proposte così significative, questo alzerebbe anche il livello della nostra opposizione".

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