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Manovra 2024

Manovra, aumentano le accise sui tabacchi: 10 centesimi in più per ogni pacchetto di sigarette

A contribuire alle coperture della manovra ci saranno gli aumenti delle accise sui tabacchi: su ogni pacchetto di sigarette l’imposta peserà 10 centesimi in più, mentre saranno 20 i centesimi per le buste di trinciato. Invece, i rialzi per le sigarette elettroniche arriveranno nel 2025.
A cura di Andrea Miniutti
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Le accise sui tabacchi aumenteranno ancora nei prossimi anni: questi rialzi erano già stati previsti dalla legge di bilancio precedente, ma con questa nuova manovra il governo ha voluto modificare ulteriormente gli importi. Nel 2024 su ogni pacchetto di sigarette le imposte di consumo peseranno circa 10 centesimi in più, mentre l'impatto sulle buste di trinciato sarà di circa 20 centesimi. Invece, gli aumenti per le sigarette elettroniche "svapo" e i tabacchi da inalazione arriveranno nel 2025 e nel 2026.

Nell'ultima legge di bilancio il governo Meloni aveva previsto che le accise sulle sigarette sarebbero state nei prossimi anni nel 2024 di 28,20 euro per 1.000 sigarette e di 28,70 euro nel 2025. Tuttavia, da quanto emerge dalle bozze della manovra, la cifra sarà più alta: rispettivamente a 29,30 euro (+1,10 euro) e 29,50 (+0,80 euro) euro per 1.000 sigarette. L'aumento per il prossimo anno sarà di circa 10 centesimi per ogni pacchetto che viene venduto, il che significa che potrebbero esserci delle variazioni nel prezzo delle sigarette. Su queste l'onere fiscale minimo sarà per il 2024 del 98,7% della somma dell'accisa globale e del 98,8% nel 2025. Per quanto riguarda il tabacco trinciato il rialzo dell'imposta peserà circa 20 centesimi per ogni busta da 30 grammi. Nella bozza si legge che l'imposta ammontava a "euro 140 il chilogrammo fino al 31 dicembre 2023" e che salirà a "euro 147,50 il chilogrammo a partire dal 1° gennaio 2024 e euro 148,50 il chilogrammo a decorrere dal 1° gennaio 2025".

Invece, gli aumenti per chi fuma le sigarette elettroniche sono rimandati. Nel 2026 l'imposta di consumo per i tabacchi da inalazione senza combustione (ad esempio le Iqos) passerà dal 41% al 42%: in questo caso l'accisa viene applicata su una quantità equivalente di sigarette e, quindi, fa riferimento al prezzo medio di un chilogrammo di queste. Per i prodotti da inalazione senza combustione che sfruttano le sostanze liquide, le cosiddette sigarette elettroniche "svapo", il rialzo parte dal 2025: in quell'anno l'imposta arriverà al 16% per quelli a base di nicotina e all'11% per quelli senza, mentre nel 2026 arriverà rispettivamente al 17% e al 12%.

Le entrate dagli aumenti di queste imposte saranno parte delle coperture finanziarie della manovra: dovrebbero andare a finanziare – assieme alla rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni – le cosiddette politiche invariate, come ad esempio i rinnovi dei contratti della Pubblica amministrazione o le spese della Difesa.

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