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L’Unione europea ha approvato un nono pacchetto di sanzioni contro la Russia

Gli ambasciatori Ue, riunitisi a margine del Consiglio europeo che si è svolto a Bruxelles, hanno raggiunto un accordo su un ulteriore pacchetto contro Mosca, il nono dallo scoppio della guerra.
A cura di Annalisa Girardi
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L'Unione europea imporrà nuove sanzioni alla Russia. Gli ambasciatori Ue, riunitisi a margine del Consiglio europeo che si è svolto a Bruxelles, hanno raggiunto un accordo su un ulteriore pacchetto contro Mosca, il nono dallo scoppio della guerra. L'intesa è arrivata dopo che la Polonia lo aveva bloccato, ritenendo che ci fossero troppo deroghe.

La riunione del Coreper ha però permesso di sbloccare la situazioni. Di sanzioni al Paese guidato da Vladimir Putin aveva parlato oggi anche Volodymyr Zelensky, intervenuto in videocollegamento al Consiglio Ue. "Vorrei esprimere particolare gratitudine per i passi compiuti negli ultimi sei mesi in materia di sanzioni, per il pacchetto di sostegno finanziario al nostro Paese pari a 18 miliardi di euro per il prossimo anno, che può essere finalmente approvato a livello di leadership proprio ora. È fondamentale", ha detto il presidente ucraino.

Per poi aggiungere: "I pacchetti di sostegno macrofinanziario all'Ucraina sono anche armi in difesa della libertà. Proprio come il nono pacchetto di sanzioni dell'Ue contro la Russia".

Il presidente russo, invece, ha detto che imponendo sanzioni alla Russia "i Paesi occidentali hanno cercato di spingere il Paese alla periferia dello sviluppo globale, ma noi non seguiremo mai la strada dell'autoisolamento e dell'autarchia". Le parole di Vladimir Putin sono state riportate dall'agenzia di stampa russa Tass. Il presidente russo ha anche precisato che sposterà i flussi commerciali ed energetici verso l'Asia.

"Un passo importante per ridurre l'impatto delle sanzioni e di altre azioni ostili contro la Russia sarà lo sviluppo delle infrastrutture portuali e dei gasdotti nella direzione meridionale e orientale, comprese le esportazioni di gas naturale", ha aggiunto. Precisando che grazie ai nuovi progetti sarà possibile "aumentare la fornitura di gas verso Est a 48 miliardi di metri cubi entro il 2025 e fino a 88 miliardi entro il 2030".

Anche Giorgia Meloni, nel suo intervento in Parlamento prima del Consiglio europeo, aveva parlato delle sanzioni alla Russia, affermando che non solo fossero giuste, ma fossero anche efficaci. La presidente del Consiglio, però, aveva anche sottolineato la necessità di trovare una strategia a livello comunitario per contrastare gli effetti negativi delle sanzioni sull'economia europea.

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