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Luigi Di Maio vuole eliminare la Coca Cola dai distributori a scuola: “Meglio un succo d’arancia”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, rivolge un appello alle scuole italiane, chiedendo di abolire i distributori nei corridoi con “cibo spazzatura” e bevande come la “Coca Cola”, puntando invece su prodotti salutari e provenienti dal territorio italiano, come una “spremuta d’arancia”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Incentivare il made in Italy e, soprattutto, far bere agli studenti italiani bevande più salutari e non una Coca Cola. La proposta arriva dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. Durante un evento al Villaggio Coldiretti di Milano, il vicepresidente del Consiglio si sofferma sulle conseguenze negative del “cibo spazzatura” per i più piccoli e chiede, almeno nelle scuole, di sostituire i classici distributori con altri che possano fornire ai bambini e ai ragazzi bevande e alimenti meno nocivi e provenienti dal territorio italiano. Il discorso del ministro del Lavoro parte da lontano e, in particolare, da un ringraziamento al ministro dell’Istruzione e dell’Università, Marco Bussetti, e dei titolari dell’Ambiente, Sergio Costa, e della Salute, Giulia Grillo: “Ringrazio il ministro Bussetti per il lavoro che sta facendo con il ministro dell’Ambiente e della Salute perché il buon mangiare viene dall’educazione alimentare”.

Il luogo ideale per insegnare l’educazione alimentare, secondo Di Maio, è proprio la scuola: “Si deve fare nelle scuole, prima di tutto eliminando questi distributori di cibo spazzatura che viene somministrato ai nostri bambini e ai figli in età da adolescente”. Di Maio, quindi, si scaglia contro il cibo dei distributori, definito “spazzatura”. E racconta dell’esperienza nella scuola della sua famiglia per parlare di questo punto: “Mia madre ha insegnato per anni, ho una famiglia di insegnanti”. Proprio per questo motivo il vicepresidente del Consiglio sembra conoscere bene come funzionino le scuole e passa così alla critica – velata e non indirizzata a nessuno nello specifico – nei confronti degli istituti che continuano a far ricorso a questi distributori.

Secondo Di Maio è assurdoche un bambino, nel corridoio della propria scuola, abbia ancora un distributore automatico di Coca Cola o di prodotti che non sono made in Italy”. Il ministro del Lavoro e capo politico del Movimento 5 Stelle, quindi, sottolinea due aspetti negativi: da una parte la composizione di alcune bevande come la Coca Cola che non sono di certo indicate sotto alcuni aspetti per la dieta dei più giovani. E dall’altra evidenzia l’importanza dell’avere nelle scuole italiane prodotti che vengano dal nostro territorio e non vengano quindi importati dall’estero. Da qui la proposta di Di Maio, annunciata proprio durante la visita al Villaggio Coldiretti: “Mettiamoci un bel distributore di succo d’arancia e facciamogli bere una bella spremuta d’arancia”, afferma riferendosi ai ragazzi e alle bevande che, secondo lui, dovrebbero trovare nelle loro scuole.

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