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Covid 19

L’Italia potrebbe somministrare la seconda dose del vaccino in vacanza ai turisti stranieri

Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, apre all’ipotesi di somministrare la seconda dose del vaccino anti-Covid in Italia anche ai turisti stranieri. Un’opzione che potrebbe incentivare i turisti a venire in Italia, ma che può essere applicata solo con “buon senso” e considerandola un’eccezione e non la regola.
A cura di Stefano Rizzuti
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Non solo la seconda dose del vaccino anti-Covid in vacanza per i turisti italiani, ma anche l’ipotesi di somministrare il richiamo ai turisti stranieri. A parlarne questa mattina è il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, al Festival dell’Economia di Trento. Anche per gli stranieri, però, ci saranno delle importanti limitazioni: viene infatti esclusa, così come vale anche per gli italiani, l’ipotesi della seconda dose in vacanza a chiunque voglia. Per l’Italia il discrimine riguarderà la durata del soggiorno, cercando di dare la seconda dose in un’altra Regione a chi si fermerà lì a lungo, magari perché fuori sede e di ritorno nella sua città o perché lavoratore stagionale. Per gli stranieri dovrebbe valere un principio molto simile, come spiega Garavaglia: “Sono favorevole con buon senso alla seconda dose vaccinale per turisti stranieri che vengono in Italia o per italiani che si muovono per un periodo particolarmente lungo. Le Regioni, chi più chi meno, hanno raggiunto una copertura importante e quest'estate potremo avere dei margini per trattare queste eccezioni”.

La seconda dose del vaccino in Italia per i turisti stranieri

Garavaglia sottolinea però il concetto di eccezione, già rimarcato negli scorsi giorni in merito alla vaccinazione in una Regione diversa dalla propria. “Certo, se diventa una regola diventa un caos”, precisa ancora Garavaglia. Il ministro ha fiducia nelle Regioni, che “si sanno organizzare molto bene”, ma ribadisce che “si metterà un tetto” alle richieste di chi voglia vaccinarsi in un posto diverso da quello da cui proviene. Bisogna, comunque, organizzarsi per fornire questo servizio ai turisti, anche per attrarli in Italia: “Non offrire questo servizio se qualcun altro lo fornisce vuol dire che hai un servizio di qualità inferiore. Con buon senso si può aprire a questa possibilità”.

Il Green pass e l'apertura ai vaccinati

Garavaglia parla anche del Green pass europeo, su cui è in corso “un continuo approfondimento, si discute di affinamenti, ma penso che ormai ci siamo, è questione di settimane, finalmente avremo regole comuni e semplicità, il problema per gli operatori e i turisti stessi è sapere come muoversi. La Francia dice ‘da noi se sono vaccinati vengono tutti', ieri ho chiamato Speranza e gli ho detto che dobbiamo farlo anche noi. La Grecia fa arrivare col tampone che dura 72 ore e noi 48, dobbiamo fare anche noi 72 ore, altrimenti siamo in difficoltà”.

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