Ligresti: “Evitai trasferimento della Cancellieri parlando con Berlusconi”

Nuovo capitolo nella complicata vicenda che lega il ministro Annamaria Cancellieri alla famiglia Ligresti. Nel giorno del voto parlamentare sulla mozione di sfiducia al ministro della giustizia proprio a causa di una sua telefonata di intercessione per concedere gli arresti domiciliari alla figlia di Salvatore Ligresti, una nuova rivelazione potrebbe mettere nei guai il guardasigilli. Nel corso di un interrogatorio davanti ai pm dell'inchiesta milanese sullo scandalo Fonsai è stato lo stesso Salvatore Ligresti infatti a rivelare di essere intervenuto su alcuni politici nazionali a favore della Cancellieri quando questa era prefetto per evitargli un trasferimento non gradito. Secondo quando si legge nel verbale dell'interrogatorio, Cancellieri voleva rimanere prefetto a Parma e per questo come ha spiegato lui stesso ai magistrati, Ligresti si fece "latore presso Silvio Berlusconi del desiderio dell'allora Prefetto Cancellieri che era in scadenza a Parma e preferiva rimanere in quella sede anziché cambiare destinazione". Quell'intervento, ricorda Ligresti, "ebbe successo" e Cancellieri rimase lì dove voleva.
Immediata la risposta della Cancellieri che rigetta ogni accusa e smentisce la ricostruzione di Ligresti. "Qui c’è un accanimento che non ha limite, c’è un disegno che non comprendo" ha attaccato il ministro della giustizia dopo aver appreso delle rivelazioni di Ligresti, aggiungendo che la ricostruzione offerta dai verbali "è falsa e destituita da ogni fondamento". Cancellieri spiegando di non essere mai stata prefetto a Parma, ma commissario prefettizio nella città emiliana una prima volta nel 1994 e poi solo per pochi giorni nell’ottobre 2011, si chiede "Come fa Ligresti a dire di avermi raccomandato? Per quale motivo avrei dovuto o voluto rimanere a Parma?".