Libia, Renzi: “Italia spettatrice e non protagonista nel Mediterraneo è una sconfitta per tutti”

Parole dure, quelle di Matteo Renzi, sull'attuale situazione in Libia, che diventa di giorno in giorno sempre più complessa. "L’Italia spettatrice e non protagonista nel Mediterraneo è una sconfitta per tutti. La politica estera di un Paese si fa con il lavoro quotidiano, durissimo, non con una photo opportunity", scrive il leader di Italia Viva nella sua Enews settimanale.
Mentre continuano gli scontri, le discussioni diplomatiche faticano a raggiungere un punto. È proprio di queste ore il colloquio sul caso libico tra il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ieri ha incontrato a palazzo Chigi il generale Khalifa Haftar. Conte avrebbe anche dovuto ricevere il primo ministro libico Fayez Al Sarraj che però, venuto a sapere del precedente faccia a faccia tra Haftar e Conte, ha deciso di non fare tappa a Roma.
Renzi si dice più preoccupato per la situazione in Libia, nello specifico per l'atteggiamento della Turchia nel Mediterraneo, che per le tensioni tra Stati Uniti e Iran, che pur dominano il dibattito di politica internazionale in questo inizio di 2020. L'ex presidente del Consiglio attacca il silenzio europeo, sottolineando che mentre Bruxelles e Washington sono incapaci di far fronte alla crisi libica, altri soggetti acquisiscono sempre più influenza nella regione. Si tratta di Russia e Turchia, che cercano di assumere maggiore peso strategico nel Mediterraneo, un'area che però è fondamentale per il nostro Paese, il quale non può e non deve rimanere a guardare, rimarca Renzi.
È la politica internazionale a caratterizzare i primi passi di questo nuovo anno. Le tensioni tra Stati Uniti e Iran sono molto preoccupanti ma personalmente sono molto più preoccupato per l’atteggiamento turco nel Mediterraneo e in Libia. Nel progressivo disimpegno americano e nel clamoroso silenzio europeo, i soggetti che stanno giocando un ruolo decisivo nell’area sono sempre più Russia e Turchia. E la cosa è inquietante soprattutto per il ruolo strategico che il Mediterraneo ha sempre avuto e sempre avrà nella politica italiana. Non solo per l’immigrazione, non solo per il petrolio, non solo per il business: l’Italia spettatrice e non protagonista nel Mediterraneo è una sconfitta per tutti. La politica estera di un Paese si fa con il lavoro quotidiano, durissimo, non con una photo opportunity.