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L’europarlamentare leghista Angelo Ciocca che dà della ‘serva di Berlino’ a Ursula von der Leyen

L’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca ha diffuso una nota polemica contro la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, chiamandola ‘serva di Berlino’.
A cura di Annalisa Cangemi
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"La signora von der Leyen ha ormai passato il segno: mentre la maggioranza dei cittadini europei ed italiani non ha più soldi per pagare le bollette derivanti dal caro energia e migliaia di imprese agroalimentari ed industriali, soprattutto del Nord Italia, stanno chiudendo, con milioni di nuovi disoccupati alle porte, e la presidente della Commissione Europea, senza consultare gli Stati membri, ha deciso di versare 1,5 miliardi al mese all'Ucraina fino a quando sarà necessario". Lo dichiara l'eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, coordinatore del Comitato Nord, in un comunicato intitolato ‘Ursula serva di Berlino', rispondendo alle dichiarazioni della presidente della Commissione Ue alla Conferenza sulla ripresa, ricostruzione e modernizzazione dell'Ucraina.

"Qui – aggiunge – non è in gioco il nostro appoggio al popolo ucraino, aggredito da Putin e dalle truppe russe, è in gioco il disfacimento ed il suicidio collettivo che l'Unione europea, prona ed inginocchiata alle decisioni e i desideri di Berlino, sta mettendo in atto. È ormai giunto il tempo che il nuovo governo italiano ponga in maniera seria la questione relativa a che cosa serva il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, che non sembra difendere gli interessi della nostra nazione e sembrerebbe piuttosto occupato solamente ad obbedire non solo a Berlino, ma anche a Letta, nel diffamare il nuovo governo scelto dagli elettori dopo libere elezioni".

"È necessario – continua l'eurodeputato – che i partiti italiani che aderiscono al Ppe escano dalle ambiguità: se ci sono soldi da distribuire devono andare ai nostri concittadini che sono oramai allo stremo. La Lega si batterà sin da subito nel Parlamento Europeo affinché Berlino smetta di decidere per tutti facendo solo ed esclusivamente i propri interessi. Per questo bisogna aprire un dibattito che riporti le nazioni e non gli euroburocrati strapagati con benefit che arrivano sino alle palestre all'interno delle istituzioni europee, al centro delle politiche europee: non sappiamo cosa farcene di gente che guadagna decine di miliardi di euro al mese tassati in Lussemburgo all'8%, mentre gli italiani muoiono dissanguati da tasse e cartelle di Equitalia".

Il leghista Ciocca è stato iscritto nel registro degli indagati, insieme al consigliere lombardo del Carroccio Massimiliano Bastoni e alla consigliera comunale di Fratelli d’Italia a Milano Chiara Valcepina, per finanziamento illecito e riciclaggio nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta ‘lobby nera', a seguito dei video di Fanpage.it sui presunti fondi neri per la campagna elettorale di Fratelli d'Italia alle amministrative dell'autunno 2021.

Di Ciocca si ricorda anche il brutto episodio del 2018, quando in segno di protesta mise platealmente la sua scarpa sui fogli del discorso appena pronunciato dall'allora commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici.

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