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Letta solo 4 giorni fa rassicurava gli Usa: “Siamo un paese affidabile”

Solo pochi giorni fa a New York il Premier tranquillizzava i mercati e gli investitori sulla stabilità politica italiana, subito smentito dai fatti.
A cura di A. P.
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"L'Italia è un paese giovane e affidabile" e sulla via del risanamento economico, per questo potete investire tranquillamente senza timori, sono più o meno queste le parole con cui il Presidente del Consiglio Enrico Letta appena quattro giorni fa da New York rassicurava gli Stati Uniti e il mondo sulla tenuta del governo e sulla stabilità del sistema italiano.  Parole che alla luce di quello che è accaduto appena poche ore dopo suona alquanto beffardo. Un'improvvisa presa di posizione da parte di Silvio Berlusconi seguita a ruota da una dichiarazione di dimissioni da parte dei ministri del Pdl, infatti ha messo in crisi il governo lacerando una maggioranza già tutt'altro che compatta con tutto quello che ne consegue. La crisi di governo infatti rischia di mettere in serio dubbio tutti gli impegni presi dall'Esecutivo in campo europeo e internazionale vanificando ogni sforzo fatto in questi mesi.

La stabilità politica – Così come appaiono oggi poco probabili le promesse di Letta davanti agli investitori di Wall Street presentando il progetto Destinazione Italia. "Il focus del governo è puntare alla crescita e raggiungere stabilità politica, per far abbassare il tasso di interesse, che oggi è al 4,5 per cento, l'anno prossimo lo vogliamo portare al 2 per cento" aveva detto Letta, aggiungendo "Questo è il motivo per cui sto cercando di insistere alla stabilità politica, perché è cruciale per noi. Purtroppo da secoli abbiamo avuto problemi in questo campo, ma oggi la situazione è migliorata", parole purtroppo subito disattese.

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