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Letta dice che il tampone gratis per chi non si vaccina è come il condono per chi non paga le tasse

Il segretario del Partito Democratico si schiera con forza contro chi chiede il tampone gratuito per i non vaccinati. Secondo Letta è come “il condono per chi non paga le tasse”. E aggiunge: “Noi siamo contro questa logica. Deve essere premiato chi è fedele, chi paga le tasse e chi si è vaccinato”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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A meno di ventiquattro ore dall'entrata in vigore dell'obbligo di green pass sul posto di lavoro la tensione è altissima. Crescono le minacce di proteste, guidate dai portuali di Trieste, mentre una parte della politica e non solo continua a chiedere con insistenza che i tamponi vengano resi gratuiti per tutti. Una decisione in questo senso, finora, è stata esclusa dal governo, che da un lato non vuole assumersi un ulteriore costo da far ricadere comunque sui cittadini, dall'altro non vuole creare alternative agevoli a chi non si vaccina contro il Covid. E sulla linea del governo è perfettamente d'accordo il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, che ha spiegato a Radio Immagina: "Il tampone gratuito è come il condono per chi non paga le tasse. Noi siamo contro questa logica. Deve essere premiato chi è fedele, chi paga le tasse e chi si è vaccinato".

Il leader del Partito Democratico, intervenuto alla radio dem, ha insistito sul tema: "Se la ripartenza è stata così positiva, se le cose funzionano, questo è dovuto al successo dei vaccini, non al fatto che ci sono tamponi gratuiti per 60 milioni di italiani". Poi si è chiesto: "Cosa sarebbe accaduto se tutti avessero fatto come la minoranza che rifiuta i vaccini? Non è il comportamento irresponsabile di una minoranza che può diventare la media del Paese". Secondo Letta, "se avessimo dato retta a piccole minoranze oggi saremo tutti chiusi in lockdown", perché "non si può vivere facendo tamponi tutti". L'economia riparte "perché siamo tutti vaccinati" e "dobbiamo aiutare la ripartenza, non andare dietro a chi vuole sfasciare e bloccare tutto".

Letta ha commentato anche quanto sta accadendo alle altre forze politiche: "Mi chiedo cosa ci sia di centro in questo centrodestra – ha sottolineato – Si tratta di destra, la parte moderata è ormai accessoria e ben poco visibile". E questo "è un problema per l'Italia, perché non è così dalle altre parti in Europa". Quanto al centrosinistra, invece, il segretario del Pd ha spiegato: "Il punto centrale è l'unità, noi dobbiamo lavorare per tenere insieme forze di un centrosinistra largo per riuscire a vincere". In questo senso le elezioni amministrative "dimostrano che unità e inclusività sono la strada giusta".

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