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Legge di stabilità: il M5S fa il nome del presunto lobbista del PD

Il presunto lobbista del Partito Democratico sarebbe, per i deputati del Movimento 5 Stelle, Luigi Tivelli: “Mandato per controllare l’azione del PD”.
A cura di D. F.
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Bagarre in aula. Il Movimento 5 Stelle torna ad attaccare il partito Democratico, accusato già qualche giorno fa di prendere ordini dalle lobby. Oggi, durante una discussione alla Camera sulla legge di stabilità, i deputati M5S hanno fatto persino il nome del presunto lobbista, esponendo dei cartelli con su scritto ‘Caro Pd decido io' e la foto di Luigi Tivelli, consigliere parlamentare della Camera che i grillini definiscono "lobbista mandato per controllare l'azione del Pd". Giorgio Sorial, deputato del Movimento 5 Stelle, ha attaccato: "A decidere in Parlamento non sono i ministri, né i segretari di partito. Sono i lobbisti. Noi oggi denunciamo questi fatti in aula e come furono cacciati i mercanti dal Tempio saranno cacciati i lobbisti", ha aggiunto leggendo poi in aula quella che ha chiamato "la registrazione della telefonata di un lobbista". "Il lobbista – ha spiegato – è Luigi Tivelli e se questo Parlamento avesse dignità lo caccerebbe".

Laura Boldrini, presidente della Camera, ha invitato a togliere i cartelli, mentre Sorial ha espresso un giudizio negativo sulla legge di stabilità che sarebbe stata condizionata dai "lobbisti che saccheggiano i soldi di tutti i contribuenti". Il deputato l'ha definita una legge "marchetta", mentre, ha proseguito, "le nostre proposte sono state bocciate per insufficenti risorse". Infine Sorial ha attaccato Roberto Speranza, capogruppo del PD, del quale ha detto che avrebbe "raccontato un sacco di fregnacce".

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