Legge bilancio, scontro Inps – governo. Boeri: “Poca attenzione ai giovani e ai poveri”
A quasi una settimana dalla presentazione dell'ultima legge di bilancio del governo Renzi non sono ancora finite le polemiche, che stavolta investono il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il Presidente dell'Inps Tito Boeri: secondo quest'ultimo, infatti, la "finanziaria" è largamente insufficiente per i giovani, mentre "il grosso delle risorse lo investe sulle pensioni e sull'età immediatamente precedente". Boeri, parlando a un convegno di Confindustria, ha dichiarato: "Un Paese che smette di investire sui giovani è un Paese che non ha grandi prospettive di crescita". E in merito alla quattordicesima per i pensionati: "Un paese che non investe sul lavoro e continua a investire da tempo di lavorare è un Paese che non ha futuro. Dare la quattordicesima non è lo strumento più adatto, perché va anche alle persone che appartengono a nuclei familiari con redditi elevati": così "sprechiamo tante risorse, abbiamo calcolato che sette quattordicesime su dieci vanno a persone che non sono povere. Non è uno strumento che va a chi ha maggiormente bisogno di questo tipo di aiuto". Sarebbe meglio aiutare, aggiunge, solo "le persone che sono nel regime contributivo, un regime molto meno generoso".
Secondo Boeri "Negli ultimi venti anni la povertà è aumentata soprattutto tra i giovani". Boeri ritiene "che sia fondamentale per questo Paese e per il nostro sistema di protezione sociale tornare a crescere". Non si è fatta attendere la replica di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro: "Boeri sbaglia perché questa manovra guarda al futuro, guarda a due grandi pilastri: crescita e sviluppo economico, industria e innovazione. Si parte – sostiene il ministro – dalla ricerca dall'innovazione e dalle università, vogliamo aumentare del 100% i giovani che frequentano gli istituti tecnici". La manifattura, dice ancora, "è la spina dorsale del sistema economico italiano e non avere chiaro questo significa" non avere chiara la storia del nostro Paese.
