Lega Nord: ancora un blitz contro gli insegnanti meridionali

Non vi è pace per una tra le categorie di lavoratori meno tutelati: i docenti precari della scuola. Ieri nuova sortita della Lega nord contro gli insegnanti meridionali. Durante la discussione del decreto legge sullo sviluppo, il carroccio ha presentato un emendamento nel quale si prevede, dal prossimo anno scolastico, quaranta punti in più in graduatoria per gli insegnanti residenti nella provincia della scuola nella quale chiedono di lavorare. L’emendamento, il cui primo firmatario è Paola Goisis, capogruppo della Lega in commissione Cultura, è chiaramente un attacco contro i docenti precari meridionali, che in Italia sono la maggioranza e che quindi di frequente si trasferiscono al Nord. "No all'invasione da parte degli insegnanti meridionali” è lo slogan della Lega che ancora una volta da sfogo alle sue pulsioni antimeridionali.
Non è la prima volta che la Lega tenta una sortita di questo genere nella scuola, già in passato numerosi provvedimenti sono stati adottati per favorire i docenti locali a discapito di quelli venuti da fuori, che in concreto si è sempre tradotto in un aiuto agli insegnanti del Nord. Spesso questi provvedimenti sono stati condivisi da tutta la maggioranza e dal Governo, infatti, è stata propria una norma approvata dal Governo nel 2009, e proposta del ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini, a stabilire la perdita di tutti i punteggi ottenuti, con lo spostamento da una graduatoria regionale/provinciale all’altra. La norma fu poi perentoriamente bocciata da una sentenza della Corte Costituzionale che ne stabilì l’illegittimità, perché violava il principio di uguaglianza previsto nell’articolo 3 della nostra Costituzione.
L’emendamento di ieri probabilmente non arriverà ad essere oggetto di discussione della Consulta, visto il cambiamento degli umori nel Paese e il netto rifiuto sia delle opposizioni, sia all’interno delle stesse file della maggioranza. Il Governo stesso, pilatescamente, se ne è lavato le mani e non ha dato parere favorevole rimettendosi alla decisione dell’aula.
Non pochi politici dell’opposizione vedono in questo nuovo assalto della Lega ai meccanismi di assunzione della scuola, non solo un provvedimento illegittimo e incostituzionale, ma una nuova ondata di razzismo leghista: “Questo è inqualificabile razzismo” è stato il primo commento del portavoce dell’italia dei valori, Leoluca Orlando. Come dargli torto quando in una norma si prevedono benefici per una parte e svantaggi per un’altra, solo in base alla provenienza geografica e non alle singole capacità e competenze.
Anche se il provvedimento non avrà vita facile, sembra che la Lega un primo risultato lo abbia comunque raggiunto, visto i tanti insegnanti precari che hanno rinunciato a chiedere il trasferimento fuori provincia proprio spinti dalle voci di questo nuovo emendamento della lega.