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Guerra in Ucraina

L’ambasciatore ucraino in Italia chiede ancora la no fly zone: “Mosca vuole aggredire la Polonia”

L’ambasciatore ucraino in Italia dice che “le mire della Russia vanno ben oltre l’Ucraina”, che “Mosca aspira a destabilizzare l’intero sistema internazionale in Europa e in Asia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnykin, parlando in audizione in Commissione Esteri della Camera del conflitto in corso, ha continua a chiedere alla comunità internazionale e al nostro Paese l'istituzione di no-fly zone.

La Russia non ha raggiunto "nessuno degli obiettivi strategici dell'invasione e per questo sta ora tentando di provocare una catastrofe umanitaria ma le nostre forze armate e i cittadini resistono con un coraggio straordinario". Ma, ha detto l'ambasciatore ucraino, "ci servono armi. Non possiamo vincere senza sistemi di difesa aerea per abbattere i missili, ma i nostri partner non ce li hanno dati e non vedono il nostro ingresso nella Nato: questa paura è comprensibile ma non servirà. La Russia capisce solo la forza, e vi chiediamo ancora di sostenere la chiusura del nostro cielo o almeno sistemi di difesa a lungo raggio".
Ogni giorno che passa, ha detto ancora il diplomatico, "aumenta l'aggressività della Russia e senza un intervento deciso nulla impedirà all'aggressore di continuare a colpire". Ma "ogni colpo all'Ucraina sarà un colpo al diritto internazionale, aumenta la crisi dei rifugiati e l'insicurezza, ma sarà anche un duro colpo alla sicurezza alimentare globale".

I profughi ucraini sono 4 milioni

Yaroslav Melnykin ha confermato che sono oltre 10 milioni gli sfollati, 4 milioni sono scappati dal Paese invaso, in Italia sono arrivati 60mila cittadini ucraini in fuga dalla guerra: "Voi avete condiviso il nostro dolore, ci state aiutando sinceramente. Vorrei ringraziare il governo, il parlamento e tutte le forze politiche per il sostegno e il contributo. Non dimenticheremo mai questo gesto di solidarietà".

I negoziati tra Mosca e Kiev

Tra i punti chiesti da Putin per il cessate il fuoco c'è la neutralità dell'Ucraina. E su questo il Paese è disposto a trattare: "Sulla nostra neutralità, siccome non si ritiene che l'Ucraina diventi un membro della Nato, dobbiamo trovare un altro modo per garantire la nostra sicurezza. Non possiamo usare il modello di Austria e Svezia, perché abbiamo una situazione diversa nel nostro Paese. La soluzione potrebbe essere un modello che garantisca al paese aggredito di avere entro le 24 ore dall'aggressione sostegno militare e economico. Quali debbano essere i Paesi che garantiscono la sicurezza fa parte della trattativa", ha detto ancora Yaroslav Melnykin.

A proposito dei negoziati ha aggiunto che "I gruppi di lavoro stanno cercando di trovare una soluzione. La posizione della Russia è cambiata, le sue richieste si sono ridotte, ma è difficile trovare un accordo".
"Il nostro obiettivo è far tornare il nostro territorio sotto il controllo ucraino", ha sottolineato, precisando che "lo status dei territori occupati è in discussione in questi negoziati".
Melnykin ha aggiunto che "le mire della Russia vanno ben oltre l'Ucraina", che "Mosca aspira a destabilizzare l'intero sistema internazionale in Europa e in Asia" e che "la prossima aggressione potrebbe riguardare la Polonia, il Kazakistan, la Slovacchia o la Georgia". 

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