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Guerra in Ucraina

Ucraina-Russia, l’ambasciata italiana a Kiev è pronta a riaprire, Di Maio: “Saremo i primi a tornare”

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato che dopo Pasqua riaprirà l’ambasciata italiana a Kiev: “Siamo andati via per ultimi, ma torneremo per primi”.
A cura di Giacomo Andreoli
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L'Italia è pronta a riaprire la propria ambasciata a Kiev. Ad annunciarlo è il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dopo una riunione di coordinamento alla Farnesina per fare il punto sulla guerra in Ucraina. Presenti all'Unità di crisi del ministero l'ambasciatore Pier Francesco Zazo, in collegamento da Leopoli e l'ambasciatore Giorgio Starace, in collegamento da Mosca.

"Siamo stati gli ultimi ad andare via da Kiev – ha detto Di Maio- e saremo tra i primi a tornarci". Secondo il titolare della Farnesina si tratta di un gesto per dimostrare ancora il sostegno italiano al popolo ucraino e "un modo concreto per affermare che deve prevalere la diplomazia". Nei prossimi giorni, quindi, verranno fatti tutti i controlli del caso per il trasferimento a Kiev. Per l'esponente del M5s "tutto dovrà essere fatto in condizioni di sicurezza e in coordinamento con gli altri partner europei". Il ministro, quindi, conferma che è necessario intensificare il pressing diplomatico contro la Russia, per portare Putin al tavolo della mediazione e arrivare a un cessate il fuoco con l'Ucraina.

Dall'inizio della guerra l'ambasciata italiana a Kiev ha salvato più di 100 persone, di cui 20 bambini. Lo staff di Zazo, infatti, è stato in prima linea nel tentativo di far evacuare il più possibile i cittadini ucraini. L'ambasciatore ha deciso di non lasciare l'Ucraina, ma solo di spostarsi a Leopoli quando la situazione si era fatta ingestibile nella capitale ucraina e la sua vita (oltre che quella della sua famiglia) era in forte pericolo. Diplomatico fin dal 1985, Zazo ricopre questo ruolo da quindici mesi. In passato ha avuto la carica di Segretario di legazione al Dipartimento italiano per la Cooperazione allo Sviluppo, ma è stato anche membro della direzione generale Emigrazione e consigliere di legazione in Svezia e di ambasciata a Mosca. Quindi conosce bene la Russia e il suo contesto politico-culturale.

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