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La proposta dell’Ue sull’energia: acquisto congiunto del gas e tetto temporaneo ai prezzi

Nella bozza della proposta che Ursula von der Leyen presenterà domani si parla di “corridoio dinamico” per limitare il prezzo del gas, ma anche di un nuovo indice dei prezzi per sostituire il Ttf e di acquisito congiunto di gas tra i Paesi Ue.
A cura di Luca Pons
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Dopo settimane di dibattito, la Commissione europea ha una proposta per affrontare il caro energia. In queste ore circola la bozza della comunicazione che la presidente Ursula von der Leyen farà, domani, agli altri commissari dell'Unione europea. Questa contiene alcune possibili soluzioni concrete per il caro energia, con cui la Commissione spera di mettere d'accordo i Paesi dell'Unione.

Il testo arriva a pochi giorni dal Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre, in cui i rappresentanti dei 27 Paesi dell'Ue parleranno di Ucraina e, appunto, di crisi energetica. A seguire, il 25 ottobre, si riuniranno i ministri dell'Energia dei Paesi Ue che dovranno discutere nello specifico le proposte.

La Commissione, secondo quanto recita la bozza, propone di "dotare l'Ue degli strumenti giuridici per l'acquisto congiunto di gas". Limitando le trattative tra i fornitori e i singoli Paesi, quindi, si cercherebbe invece di acquistare gas insieme, facendo valere così il peso economico collettivo dell'intera Unione europea nelle trattative e "riducendo il rischio che gli Stati membri facciano offerte più alte l’uno dell’altro", facendo "aumentare i prezzi in modo controproducente". Questo, si legge, "aiuterà soprattutto gli Stati membri più piccoli".

La piattaforma comune per l'acquisto di gas dovrebbe "coordinare il riempimento" delle riserve dell'anno prossimo. Si prevederebbe la "partecipazione obbligatoria degli Stati membri all'aggregazione della domanda per almeno il 15% del volume di riempimento dello stoccaggio", cioè ogni Stato dovrebbe acquistare in modo condiviso almeno il 15% delle proprie riserve di gas. L'obiettivo finale, sia con acquisti condivisi che individuali, sarà quello di arrivare a riempire il 90% delle riserve di ciascun Paese entro novembre 2023, in vista del prossimo inverno.

Il centro della proposta della Commissione, quindi, è rendere più forte la solidarietà europea, sia con l'acquisto di gas coordinato, sia con meccanismi precisi per gli scambi di gas tra Paesi in caso di emergenza. In più, la bozza riporta l'intenzione di sviluppare un nuovo indice di prezzo per il gas, che "rifletta in modo più accurato le condizioni del mercato del gas" rispetto al Ttf ,l'attuale mercato olandese che fa da punto di riferimento per tutta l'Europa.

Il nuovo indice dovrebbe essere disponibile "in tempo per la prossima stagione di riempimento" degli stoccaggi di gas, cioè "all'inizio del 2023". Nel frattempo, ci sarebbe l'intenzione di "esplorare un corridoio dinamico temporaneo dei prezzi del gas naturale". In sostanza, nonostante le espressioni siano cambiate, sarebbe qualcosa di simile a un tetto sul prezzo del gas, anche se non del tutto fisso (un "corridoio dinamico", appunto, quindi con dei margini di manovra) e comunque temporaneo, per un periodo fino a 3 mesi.

La proposta fatta la scorsa settimana da Italia, Grecia, Belgio e Polonia, ad esempio, prevederebbe la possibilità di fluttuare i prezzi di circa il 5% rispetto a una soglia stabilita.  Le norme che la Commissione metterà sul tavolo sono mirate soprattutto a limitare la "volatilità" dei prezzi, quindi il loro andamento imprevedibile e molto variabile, e le speculazioni.

Le tappe verso le nuove misure europee sull'energia

Il percorso verso l'adozione di misure europee sull'energia durerà ancora settimane. Come detto, il 20 e 21 ottobre si riunirà il Consiglio europeo (i capi di Stato e di governo dei 27 Paesi membri), mentre il 25 ottobre si incontreranno i ministri dell'Energia dei vari Paesi. Qui verranno discusse, nel dettaglio e concretamente, le proposte della Commissione europea e le eventuali modifiche da fare, ma è improbabile che se ne uscirà con una soluzione definitiva condivisa.

La Repubblica Ceca, che in questo momento ha la presidenza del Consiglio dell'Unione europea, ha già fatto sapere che convocherà una riunione straordinaria del ministri dell'Energia a novembre. Potrebbe essere qui che le proposte della Commissione verranno, eventualmente, adottate se si troverà un accordo. Dato che si tratta di un "Regolamento", una volta approvate dai ministri dell'Energia queste norme sarebbero subito vincolanti negli Stati membri, senza bisogno di ulteriori passaggi, ad esempio nel Parlamento europeo.

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