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La moglie di Urso salta la fila a Fiumicino, la spiegazione del ministro dopo la polemica di Zingaretti

Luca Zingaretti ha denunciato sui social che la “moglie di un politico” aveva saltato la fila al check in a Fiumicino, con l’aiuto della scorta. Si trattava di Olga Sokhnenko, moglie di Adolfo Urso, ministro delle Imprese. Che ha detto di “non aver notato niente”, e che le valutazioni in questi casi “le fa la scorta”.
A cura di Luca Pons
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Un video sui social dell'attore Luca Zingaretti, ieri, ha acceso la polemica online: "Oggi a Fiumicino, quando depositavo il bagaglio, ho assistito a una scena…C'era la moglie di un politico nazionale che è passata davanti a tutti, con la scorta che le diceva ‘prego'. Ma non vi vergognate?". Nel giro di poche ore emerso chi era il politico in questione: il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, di Fratelli d'Italia, che ha ammesso di aver accompagnato la moglie Olga Sokhnenko e il figlio a prendere un volo. Il ministro ha detto di essere "dispiaciuto" se ci sono stati disagi per gli altri, ma di non essersi accorto di niente.

"Non vi vergognate, neanche per andare in vacanza? Vergognatevi", aveva attaccato l'attore, condividendo il video all'aeroporto. E non sarebbe stato l'unico tra i presenti ad avere rimostranze, quando la moglie del ministro si è imbarcata. Insieme a lei come detto c'era anche il figlio, di sette anni, mentre il ministro l'avrebbe accompagnata e poi sarebbe tornato al ministero. È successo attorno alle otto del mattino e non è noto su quale volo dovessero salire i due: le quattro tratte in partenza in quel momento per la compagnia in questione erano dirette a Olbia, Catania, Palermo e Cagliari.

A raggiungere Urso è stato il quotidiano Repubblica, chi gli ha chiesto conto dell'accaduto. La spiegazione è stata molto concisa: "Ho accompagnato mio figlio di sette anni e mia moglie in aeroporto prima di andare al ministero. È compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza". Poi il ministro ha accennato delle scuse, anche se ha ribadito che le decisioni non erano sue ma della sua scorta: "Mi rammarico se questo possa aver recato disagio ad altri. Non è nel mio stile, come sa chi mi conosce".

Per quanto riguarda le eventuali ‘buone maniere' degli agenti di scorta, o episodi spiacevoli con altri passeggeri – che avrebbero potuto spingere l'attore Zingaretti alla denuncia online – Urso ha detto semplicemente di non essersi accorto di nulla: "Ero vicino a mia moglie. Avevo un incontro importante quindi ho trascorso tutto il tempo al telefono per preparare ogni cosa al meglio. Non ho notato niente".

L'impegno in questione era un tavolo al ministero delle Imprese "con Regione e Comuni per un accordo di programma sull’Ilva". Appuntamento che è terminato lunedì sera tardi ed è ripreso martedì mattina, evidentemente dopo che il ministro aveva accompagnato la moglie a Fiumicino, portandole la valigia.

Fatto sta che, poiché Urso ha portato la moglie all'aeroporto, la sua scorta si è prestata anche a farla passare più in fretta al check-in. Non proprio un'attività che sembra collegata in modo diretto con la sicurezza del ministro. Anche su questo comunque Urso ha tagliato corto: "È la scorta a valutare le condizioni". E, di fronte alla domanda se fosse "giusto" tagliare la fila, ha preferito non rispondere.

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