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La Lega: “Va bene sostegno a Kiev, ma parlare solo di armi e non di negoziati è preoccupante”

“Ci preoccupa molto il fatto che si senta parlare solo di armi e che non ci siano iniziative diplomatiche”, ha detto il capogruppo leghista in Senato, Romeo, parlando della possibilità di un nuovo pacchetto di armamenti a Kiev.
A cura di Annalisa Girardi
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Si torna a parlare di armi all'Ucraina. E la Lega esprime i suoi dubbi: "È giusto sostenere la resistenza ucraina perché questo è quello che abbiamo votato in Parlamento e siamo coerenti. Invece, ci preoccupa molto il fatto che si senta parlare solo di armi e che non ci siano iniziative diplomatiche che prevedano l'ipotesi di negoziati. Come se trattare o negoziare significasse arrendersi o uscirne sconfitti", commenta il capogruppo del Carroccio in Senato, Massimiliano Romeo, parlando dell'ipotesi di un nuovo decreto aiuti a Kiev, che prevederebbe anche un pacchetto di armamenti.

importante trovare un equilibrio nell'interesse di tutti, senza ovviamente confondere aggressore e aggredito", ha aggiunto. Sul tema oggi è intervenuto anche Giuseppe Antoci, candidato del Movimento Cinque Stelle alle elezioni europee, sottolineando come l'Italia abbia sempre avuto un ruolo importante nella diplomazia nazionale, anche se questo non sembra pesare molto in questo contesto: "Oggi di pace non ne parla nessuno. Mentre troppo spesso si parla di armi. Non sono stati avviati negoziati finora efficaci per fermare dei conflitti che in Ucraina e nella striscia di Gaza stanno provocando migliaia di morti innocenti", ha detto. Per poi lanciare un appello affinché si riparta dalla diplomazia e "non dalla corsa agli armamenti". Le sfide globali, ha concluso, "richiedono cooperazione, non di certo conflittualità".

Alcune forze politiche, come il Partito democratico, hanno una linea che non è condivisa da tutti i loro esponenti o candidati alle elezioni europee. "Tarquino e Strada sono contro l'invio di armi all'Ucraina? La linea del Pd è chiara e non cambia: sosteniamo l'Ucraina in tutte le forme possibili, anche con l'invio di armi, come ha detto pubblicamente Schlein", ha commentato l'ex ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, intervenendo a Giornale Radio. "In un grande partito ci possono anche essere posizioni differenti. L'appello che faccio è rafforzare tutte le forme di sostegno possibili all'Ucraina, compreso l'invio di armi".

Intanto lunedì prossimo l'Unione europea e l'Ucraina hanno organizzato un forum a Bruxelles dove si incontreranno i rispettivi rappresentanti dell'industria militare: l'obiettivo è quello di "rafforzare la cooperazione". Il portavoce dell'Ue per la Politica estera, Peter Stano, ha commentato: "Si tratta di un evento molto importante che l'Ue ospita insieme al governo ucraino e fa parte del nostro sostegno a Kiev, che include l'obiettivo di promuovere la cooperazione tra l'industria della difesa europea e quella Ucraina". È la prima volta che l'Ue organizza un evento di questo tipo, che punta a riunire i membri dell'industria militare europea e Ucraina.

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