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La denuncia dell’eurodeputata Pd Picierno: “Ho ricevuto feto di plastica da antiabortisti”

L’eurodeputata del Pd, Pina Picierno, ha ricevuto una riproduzione di un feto in plastica, recapitato al Parlamento Ue. A inviarlo il gruppo anti-abortista ‘Kaleb’, come denuncia lei stessa parlando di “pratica oscena e violenta intrisa di colpevolizzazione e strumentalizzazione di una decisone come l’aborto, che è una decisione privata che riguarda le donne”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un feto di plastica contenuto in una piccola scatola, inviato all’ufficio di Bruxelles, del Parlamento europeo, alla deputata Ue Pina Picierno. Un atto degli anti-abortisti, come denuncia la stessa esponente del Pd pubblicando sul suo profilo Facebook la foto della riproduzione del feto ricevuto. Picierno scrive sul social network quanto avvenuto, raccontando che “questa mattina, come molte altre mattine, ho ricevuto una riproduzione di un feto in plastica spedito per corrispondenza qui al Parlamento Europeo. Questa volta si tratta di un presente del gruppo fondamentalista pro-life “Kaleb””. Un gesto, quindi, che non si è verificato per la prima volta, come dice chiaramente l’europarlamentare dem.

Picierno spiega anche che “in passato altre sigle si sono alternate in questa pratica oscena e violenta intrisa di colpevolizzazione e strumentalizzazione di una decisone come l'aborto, che è una decisione privata che riguarda le donne. Ma questa riproduzione in scala di un feto è anche uno schiaffo in faccia a tutte le donne che un figlio lo hanno perso o che non possono averlo”. L’europarlamentare denuncia con rabbia l’azione del gruppo ‘Kaleb’, assicurando che non rinuncerà alle sue lotte nonostante questo gesto di cattivissimo gusto.

L’eurodeputata del Pd parla di una “violenza ricattatoria che non possiamo più accettare, sale sulle ferite che non siamo più disposte a farci mettere”. Dalla parlamentare europea arriva anche una risposta diretta allo stesso gruppo che le ha inviato la riproduzione in plastica del feto: “Se “Kaleb” e gli altri fondamentalisti pensano di farmi e farci arretrare nelle lotte per i diritti sbagliano. Questa pratica oscena di dissuasione è solo l’ultima offesa che useremo come legna da ardere per fare luce sul loro oscurantismo patriarcale”, conclude.

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