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Covid 19

La bozza del Dpcm del 10 aprile: stop a navi da crociera italiane e stretta su arrivi dall’estero

La fase del lockdown per il coronavirus è stata prorogata dal 14 aprile al 3 maggio, escluse alcune delle attività, una decina, che potranno ripartire martedì secondo la nuova lista dei codici Ateco allegata alla bozza del dpcm. Nel testo ci sono anche regole più stringenti per chi arriva in Italia dall’estero, e la sospensione dei “servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La fase del lockdown per il coronavirus è stata prorogata dal 14 aprile al 3 maggio, per tutte le attività produttive, escluse le cartolibrerie, librerie e negozi per bambini, e la silvicoltura, che potranno ripartire subito dopo Pasquetta. "Ipotizziamo una ripresa delle attività a pieno regime ma con protocolli rigorosi. Non possiamo debellare il virus. Dovremo conviverci", ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi, dopo aver firmato la bozza del dpcm.

Cosa c'è nella bozza del dpcm del 10 aprile

Stop navi da crociera

"Sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana". È quanto si legge nella bozza del dpcm varato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "È fatto divieto a tutte le società di gestione, agli armatori ed ai comandanti delle navi passeggeri italiane impiegate in servizi di crociera di imbarcare passeggeri in aggiunta a quelli già presenti a bordo, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e sino al termine della crociera in svolgimento – si legge nel testo -Assicurata l’esecuzione di tutte le misure di prevenzione sanitaria disposte dalle competenti Autorità, tutte le società di gestione, gli armatori ed i comandanti delle navi passeggeri italiane impiegate in servizi di crociera provvedono a sbarcare tutti i passeggeri presenti a bordo nel porto di fine crociera qualora non già sbarcati in precedenti scali".

Stretta su arrivi dall'estero

Nel testo ci sono regole più stringenti per chi arriva in Italia dall'estero, anche se per soggiorni brevi. Nella bozza del dpcm del 10 aprile si legge infatti che "chiunque intende fare ingresso nel territorio nazionale, tramite trasporto di linea aereo, marittimo, lacuale, ferroviario o terrestre, è tenuto a consegnare al vettore all'atto dell'imbarco" una dichiarazione che specifichi i motivi del viaggio (che devono essere sempre comprovate esigenze lavorative, necessità, salute), indirizzo completo dell'abitazione o della dimora in Italia e il mezzo di trasporto privato che verrà utilizzato per raggiungere la stessa; recapito telefonico anche mobile presso cui ricevere le comunicazioni (anche nel caso fosse necessario un periodo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario).

Inoltre i vettori e gli armatori dovranno acquisire e verificare la documentazione "provvedendo alla misurazione della temperatura dei singoli passeggeri e vietando l'imbarco se manifestano uno stato febbrile, nonché nel caso in cui la predetta documentazione non sia completa". Sono infine tenuti ad adottare le misure organizzative che assicurano in tutti i momenti del viaggio una distanza interpersonale di almeno un metro provvedendo anche, al momento dell'imbarco, a dotare i passeggeri, che ne risultino sprovvisti, dei dispositivi di protezione individuale. Lo stesso vale per chi debba fare ingresso in Italia per transiti e brevi soggiorni dovuti a motivi di lavoro.

Nuova lista codici Ateco

Secondo la nuova lista dei codici Ateco, allegata alla bozza del dpcm, con la proroga delle misure di contenimento del coronavirus, oltre alla silvicoltura, che si accompagna alla ripresa della produzione di fertilizzanti e prodotti chimici per l'agricoltura e a quella di utensileria manuale, tra le attività consentite ricompare l'industria di legno e sughero, con l'esclusione dei mobili, ma anche gli articoli in paglia e i materiali da intreccio; mentre insieme alla costruzione di Pc e periferiche si potranno ricominciare a produrre anche componenti e schede elettroniche.

Ripartiranno anche le attività di riparazione e manutenzione di aerei e treni, oltre alla cura e manutenzione del paesaggio. Via libera anche alle opere idrauliche. Con la riapertura delle cartoleria riparte anche il commercio all'ingrosso, compreso quello di carta e cartone. Autorizzate anche le attività degli organismi internazionali, come l'Onu e le sue agenzie. Per i call center si precisa invece che le attività sono consentite solo "in entrata", per le risposte alle chiamate degli utenti per informazioni o per trattare con i clienti per assistenza o reclami.

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