L’appello di Snai alla moglie del premier Renzi: “Agnese, parli a Matteo”

“Domani mattina a colazione davanti alle Vostre tazzine di caffè, per cortesia, metta in vista il nostro appello al Presidente”: in questi termini la Snai si è rivolta alla moglie del premier, Agnese Renzi. Un appello – quello destinato ad Agnese Renzi – che è apparso oggi sui principali quotidiani italiani. Dopo una prima lettera inviata al premier Matteo Renzi il 23 luglio scorso, il presidente di Snai Servizi Maurizio Ughi ha voluto fare un secondo tentativo per richiamare l'attenzione del governo sulla situazione delle scommesse non autorizzate in Italia. E lo ha fatto, appunto, rivolgendosi alla moglie del presidente del Consiglio, attraverso un avviso a pagamento che occupa le pagine di alcuni quotidiani nazionali, ad esempio la pagina 20 del Corriere della Sera. “Lo sa che due settimane fa abbiamo inviato a suo marito il Presidente Renzi un nostro appello?”, così la Snai si rivolge ad Agnese. E poi ancora: “Lo sa che siamo convinti che il Presidente non sia ancora riuscito a leggere il nostro appello?”. Per questo, dunque, questa volta la richiesta d’aiuto è rivolta a sua moglie: “Ci siamo permessi di rivolgerci e Lei, invadendo un momento di intimità familiare, perché riteniamo necessario che il Presidente sia a conoscenza” dell'appello che vuole fare luce sulla rete “parallela”, priva di autorizzazioni in Italia, che non versa alcuna imposta sul gioco.
L’appello di Snai a Matteo Renzi
L’appello firmato dal presidente di Snai Servizi Maurizio Ughi a Renzi era relativo ad una “rete parallela” di raccolta di scommesse che danneggerebbe i negozi autorizzati con un mancato introito fiscale stimato in 500 milioni di euro. Per sensibilizzare, oltre al governo, anche i cittadini Snai Servizi ha lanciato anche un sito internet, www.snaiservizi.it, dove è possibile segnalare la presenza sul territorio di centri scommesse non autorizzati.